La Lazio crolla letteralmente nello scontro diretto con l’Atalanta e scivola al sesto posto: nel postgara i crucci di mister Sarri
L’Atalanta sbanca l’Olimpico in modo nettissimo, con una Lazio surclassata praticamente in ogni aspetto della partita. La Lazio non vince da quattro partite tra campionato e coppa in cui soprattutto ha segnato appena due gol contro Fiorentina, Juventus, Verona e appunto Atalanta. Nel postpartita Maurizio Sarri ha parlato in conferenza, analizzando il momento della Lazio che – ormai si può dire – è in crisi.
“Come se ne esce? Come ci siamo entrati – dice il mister laziale -. È un momento in cui non siamo al top, succede. Ma non è una gara da drammatizzare, l’Atalanta ha seminato il terrore ovunque, alla fine nelle difficoltà fino al 2-0 siamo stati in partita. L’unico aspetto davvero negativo è che sul secondo gol ci siamo disuniti e non ci abbiamo creduto. Negli ultimi 15 minuti abbiamo dato un’immagine di una gara peggiore di quello che in realtà è stata. È una battaglia persa in una lunga guerra, non ci sono dichiarazioni di resa, c’è solo da lavorare. Pian piano ricominceremo a vincere le partite”. A preoccupare la Lazio ci sono anche le condizioni di Romagnoli, uscito per infortunio prima della fine del primo tempo: “Farà i controlli domani, massimo dopodomani, la sua sensazione era più di contrattura che di lesione muscolare ma le sensazioni lasciano il tempo che trovano”.
La domanda di calciomercato.it verte sulle responsabilità del mister in questo momento e la possibilità di incidere sulla squadra: “Se sei responsabile della parte tecnica sono quelle tecniche, se questa squadra sta facendo peggio le responsabilità saranno dei giocatori e di conseguenza quella primaria dell’allenatore. È normale, a volte ci prendiamo responsabilità che non abbiamo, figuriamoci quelle che abbiamo. Se vuoi cambiare l’inerzia bisogna avere pazienza, torneremo a essere più brillanti. Ma se ogni volta dopo una partita ci si mette in testa di cambiare tutto, molto probabilmente sarei sempre in Serie D”.
Un’altra questione molto attuale è legata a Ciro Immobile, ancora in ritardo di condizione e oggi colpevole di due errori enormi sotto porta: “Se è un problema o la soluzione? Parliamo di un giocatore che si allena dieci giorni in campo e quindici li passa in sala medica, anche molto spesso. Gli mancano allenamenti e partite per tornare al top, se si vuole rivederlo al top bisogna dargli anche minuti, altrimenti non c’è soluzione. Ora non è al top, magari tra 15 giorni è la nostra soluzione”. Infine sulle differenze tra Lazio e Atalanta: “Loro avevano fuori Muriel e Pasalic e hanno giocato con Lookman e Hojlund, poi al 75’ si sono alzati Boga e Zapata. Questo ti dà l’idea della forza offensiva di questa squadra”.
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