Alla fine della stagione in corso, la carriera di un allenatore italiano potrebbe prendere la via di una prestigiosa Nazionale
È uno degli allenatori più vincenti della storia ed è italiano. E negli scorsi giorni, ha messo in bacheca un altro trofeo, diventando campione del Mondo per club: stiamo parlando, ovviamente, di Carlo Ancelotti.
Il 63enne allenatore del Real Madrid è, da anni, sulla cresta dell’onda, a parte la parentesi poco felice di Napoli, ed è ancora ricercatissimo sul mercato dei trainer. In particolare, e nonostante le smentite di rito, nelle scorse settimane si è parlato di un possibile approdo sulla prestigiosa panchina del Brasile, per sostituire Tite che ha lasciato dopo l’eliminazione dalla fase finale dei Mondiali in Qatar disputati a cavallo tra novembre e dicembre dello scorso anno. Sotto contratto fino al 30 giugno 2024 con i castigliani, all’ex tecnico di Milan e Juventus sarebbe stato proposto un contratto triennale, a partire dal giugno prossimo, per arrivare al Mondiale 2026 alla guida della Nazionale brasiliana.
Un’ipotesi decisamente suggestiva che è stata così commentata da Fabio Capello sulle frequenze di ‘Radio Anch’io Lo Sport’ su ‘Radio Rai’. “È una traccia interessante, Carlo è grandissimo allenatore. Probabilmente è il più bravo di tutti, perché vincere all’estero, e praticamente ovunque come ha fatto lui, è complicato. Allenare una Nazionale è molto diverso, specialmente il Brasile. Io accettai l’Inghilterra perché era un sogno e potrebbe essere lo stesso con Ancelotti per chiudere la carriera a grandi livelli”.
Fabio Capello si è poi soffermato sulla capolista Napoli di Luciano Spalletti che continua a macinare punti e gol. “Ha raggiunto livelli altissimi anche in Champions, lo hanno dimostrato nel girone con il Liverpool. Ha forza e qualità, mi sembra un Napoli molto convinto. Ha dei giocatori che possono ribaltare il risultato e non solo in campionato come sta dimostrando la squadra di Spalletti“. Veloce battuta anche sulla Juve di Allegri, penalizzata di quindici punti a causa dell’inchiesta sulle plusvalenze: “Aspettiamo la revisione della penalizzazione, vedremo cosa succederà”
Infine, Capello si è concentrato su Monza dei suoi vecchi amici Berlusconi e Galliani, con cui ha condiviso moltissimi anni al Milan. “Sono dei maestri nello scegliere i calciatori e costruire le squadre. Palladino, però, ha un grande merito: è entrato in punta di piedi, fin da subito ha avuto le idee molto chiare e i giocatori lo hanno seguito. E questo succede quando stai dando alla squadra qualcosa di interessante e si sentono coinvolti nel progetto”.
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