Il destino di Osimhen e Kvaratskhelia potrebbe cambiare all’improvviso in sede di calciomercato. L’annuncio fa tremare il Napoli
Napoli e Milan stanno ragionando in maniera simile in sede di calciomercato e mettendo a segno dei colpi interessanti per il presente e per il futuro per poi valorizzarli.
I rossoneri, però, non hanno vissuto un periodo facile dal punto di vista del gioco e dei risultati e probabilmente si è sentita ancora di più l’assenza di uno di questi talenti, quel Mike Maignan che nella scorsa stagione è stato assolutamente decisivo nella corsa scudetto. Ne ha parlato, anche in chiave calciomercato, l’ex calciatore Mario Ielpo ai microfoni di Calciomercato.it in onda su Tv Play: “Per il futuro Vicario è più forte di Sportiello. Sportiello mi sembra comunque una buona scelta per fare il secondo, ma anche il primo. Era quello a cui puntava il Milan, poi una serie di fattori hanno complicato la situazione”. E proprio sulla prolungata assenza di Maignan ha detto: “Spesso ci si dimentica dell’importanza del portiere. Averlo ti dà un’altra sicurezza, permette al gioco di partire con una certa scioltezza e agli altri giocatori di ripartire con una certa qualità. Il centrocampista che viene verso il portiere a prendere la palla, contravviene alla sua prima regola, dato che non dovrebbe mai stare di spalle a una delle due porte”.
Non possono mancare dei pensieri anche sulla situazione di Rafael Leao. Il portoghese non ha giocato titolare in diverse partite, compreso il derby contro l’Inter. Il suo futuro, inoltre, resta ancora un’incognita. Ielpo a tal proposito ha detto: “Credo che un allenatore debba pensare a esaltare le caratteristiche del gruppo che ha. È il più forte del Milan, insieme a Giroud sono quelli che ti danno la possibilità di segnare. Un allenatore deve esaltare le sue caratteristiche, bisogna trovare il sistema per esaltare la sua velocità. Se non lo metti in condizione, il Milan non può andare avanti come risultati, si deve basare su di lui. Sì, è responsabilità di Pioli, certo. Lui deve pensarci. C’è stato uno psicodramma nel Milan. Stanno cercando di uscire dallo psicodramma, dando sicurezza alla difesa e poi facendo il resto. L’ultima volta che ho sentito Maldini parlando con Leao, e non era così affermato, mi diceva: ‘Non puoi capire cos’era in allenamento questo ragazzo’. Devono solo trovare il modo di farlo esprimere”.
Le ottime prestazioni di campioni in erba come Leao, però, sono spesso un’arma a doppio taglio per le società. Spesso, infatti, sono il preludio di pretese o addio.
Sul calciomercato non è affatto facile trattenere questi talenti dall’interesse e dai soldi delle big internazionali: “Nessuna squadra italiana può fare quello che sta facendo il Milan: esporre grandi talenti e poi tenerseli. Mi auguro che non succeda al Napoli con Kvaratskhelia e Osimhen. Poi a fine anno che succede?“. Una domanda che presto potrebbero farsi anche tanti tifosi del Napoli e che sperano di potersi godere ancora per diverso tempo i loro campioni.
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