La Juventus vince ancora ma continua a non convincere, tanti problemi per Allegri che riceve ancora critiche
Successo pesante ieri in campionato per la Juventus, che con la Fiorentina trova la seconda vittoria di fila in campionato e ‘vede’ quanto meno il settimo posto, distante ora solo una lunghezza. Almeno dal punto di vista dei risultati, i bianconeri stanno provando a produrre una reazione alla stangata del -15 di penalizzazione in classifica.
Dal punto di vista del gioco, invece, poco da segnalare, a parte una maggiore coesione di squadra ritrovata sul campo dopo le sbandate con Napoli, Atalanta e Monza. Allegri prova a tenere la barra dritta e incoraggia la squadra a pensare per obiettivi di partita in partita, ma la situazione non è semplice. E i fischi dello Stadium lo dimostrano.
Juventus, Allegri spalle al muro: “E’ un uomo solo, non ha la capacità per gestire tutto”
L’allenatore bianconero oggetto di critiche da parte dell’ambiente ma anche dagli addetti ai lavori. Con un nervosismo sempre più percepibile e inquadrato in termini precisi da Tony Damascelli, sulle colonne de ‘Il Giornale’:
“Difficile giocare peggio, la vera penalizzazione per la Juventus è quella portata dal tecnico livornese – scrive – La squadra ha un calcio lento, modestissimo, senza idee, come succede da sempre da quando l’allenatore è tornato a Torino. E Allegri si trova anche investito del problema di comunicare in modo superficiale diagnosi e prognosi di Pogba, visto che i medici non parlano. Lo stato di salute del francese preoccupa, il club pensa alla rescissione senza garanzie, ma in questo momento non è realizzabile”. E rincara la dose poi ai microfoni di ‘Radio Radio’: “I fischi allo stadio riguardano non solo i giocatori, ma anche Allegri. Lui è portato a difendere il suo gruppo, ma è coinvolto in prima persona. Non ci sono novità sulle critiche alla Juventus, ci sono dei nervi scoperti ed è evidente. L’allenatore sta manifestando apertamente una situazione critica per lui, vive un momento particolare. E’ un uomo solo, ben pagato, ma un uomo solo. Lui è lì a dover gestire tutto e forse non ne ha le capacità. Si rende conto che la situazione è molto, molto difficile”.