Parla la madre di Nicolò Zaniolo, intervista in cui viene fatta chiarezza sull’addio alla Roma: attacco alla società giallorossa
Il mercato invernale in Italia ha visto davvero pochi movimenti in entrata, ma ha sancito un addio piuttosto importante. Quello di Nicolò Zaniolo alla Roma, con relativo strascico di polemiche per una situazione precipitata a metà gennaio e che ha portato a una rottura insanabile.
Cessione che non si è concretizzata a gennaio, ma nei primi giorni di febbraio, con la nuova avventura con la maglia del Galatasaray dove trova altri ‘italiani’ come Mertens e Icardi. Ora che l’addio alla Capitale si è materializzato, dall’entourage del giocatore c’è voglia di chiarezza, per spiegare come sono andate le cose e per smentire una narrazione che vede il classe 1999 come ‘cattivo’ della situazione. Al ‘Corriere dello Sport’, Francesca Costa, madre del calciatore, ha rilasciato una lunga intervista dove ha respinto al mittente tutte le accuse, mettendo nel mirino invece il comportamento della Roma.
Zaniolo, stoccata della madre alla Roma: “Non è un traditore, è stato messo da parte”
“Mio figlio non è un pazzo o un traditore – ha spiegato – Non è quello che è stato fatto passare in queste settimane perché faceva comodo a qualcuno”.
C’è un momento ben preciso in cui il rapporto tra Zaniolo e la Roma si è deteriorato, secondo la Costa: “Dopo la vittoria della Conference c’era la possibilità di pensare di cambiare aria. La società ci fa sapere che servono offerte da 50-60 milioni, che non sono arrivate, Nicolò è rimasto anche contento, ma non c’è stato il rinnovo. Non era solo un problema di soldi: gradualmente è uscito dal progetto, gli è stato detto che lo avrebbero venduto a giugno. Si è sentito messo da parte, si è spenta la luce”. Le accuse alla società sono precise: “Non stava bene, non è vero che si è rifiutato di giocare per la Roma. Lo ha fatto anche con infiltrazioni quando aveva una spalla rotta. Non c’è stata correttezza da parte della società. La decisione di restare fuori è stata concordata con l’allenatore. Dicono che ‘la Roma lo ha aspettato’, ma si è fatto male giocando, mica andando a sciare. Lo hanno chiamato solo tre compagni, peccato, aveva un bel rapporto con tutti. Ma la situazione era diventata insostenibile. Niente contro i tifosi, hanno creduto a quello che gli hanno raccontato. Maglia strappata con il Genoa? Altra bugia. Come quella per cui il Bournemouth ci avrebbe offerto cinque milioni, ma quando mai. Non ha incontrato gli inglesi? Lo ha fatto l’agente, le trattative le fanno loro. Per il Milan o il Tottenham si sarebbe anche ridotto l’ingaggio, ma non è stato trovato l’accordo con la Roma”.