Il centrocampista francese a causa dell’infortunio al ginocchio non ha ancora disputato in minuto in questa stagione
Nonostante i progressi degli ultimi giorni, Paul Pogba non è ancora pronto per tornare in campo. Questa sera, in occasione del match tra Juventus e Nantes, il centrocampista francese non sarà dunque a disposizione di Massimiliano Allegri, che punta invece a recuperarlo entro la fine del mese di febbraio.
L’ex Manchester United nella giornata di ieri ha svolto una parte di allenamento in gruppo, ma sulle sue condizioni lo staff medico bianconero riserva ancora la massima cautela. Del francese tornato la scorsa estate alla Juve, ha parlato l’ex calciatore Massimo Orlando questo pomeriggio in diretta su Calciomercato.it in onda su TV Play, dando un giudizio piuttosto netto.
Queste le sue parole: “Io personalmente l’avrei già mandato via, ma infatti non posso fare il dirigente perché sono molto netto e sono rimasto alla mentalità degli anni ’90. Prendi Pogba, l’operazione a parametro zero può essere giusta, ma ha un problema al ginocchio. Tu come società devi imporre l’operazione, non può decidere il ragazzo perché va avanti da sei mesi. Se fosse stato intelligente nella gestione, avrebbe fatto un’operazione che intanto gli dava la possibilità di andare ai Mondiali e poi sarebbe stato a disposizione”.
L’ex centrocampista ha poi rincarato la dose, mettendo in dubbio le motivazioni che in questo momento spingono Pogba a rientrare.
Così Orlando sul francese: “Io credo che non abbia più voglia di giocare a calcio. Mi sembra più predisposto ad altre situazioni, il primo Pogba della Juventus probabilmente non lo vedremo più. Anche al Manchester negli ultimi anni ha saltato tante partite, al di là dei problemi fisici non è più quel Pogba di un tempo. Quando guadagni così tanto e non hai qualcuno che ti gestisce, perdi un po’ la testa“.
Infine una chiosa anche sulla rottura tra Zaniolo e la Roma: “Come calciatore è stupendo dal punto di vista delle qualità e delle fisicità. Già due anni fa appena arrivò Mourinho dissi ‘Non andranno mai d’accordo’, perché un ragazzo come Zaniolo con uno come Mourinho rischia molto. Più che Zaniolo mi sembra che i personaggi siano il papà e la mamma, quando hai un figlio sulla bocca di tutti che viene fuori da infortuni gravi, o hai un genitore che ti gestisce senza gettare benzina sul fuoco, o fai la fine di Zaniolo. Il papà è stato calciatore e poteva consigliargli di chiudere la stagione alla Roma, secondo me non è gestito bene”.
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