Ritorna nel dibattito il mancato passaggio di Dybala all’Inter: il parere del commentatore televisivo Lele Adani
Ancora una volta, Paulo Dybala ha mostrato, nell’ultima giornata di campionato, la sua imprescindibilitĆ per la Roma. Fondamentale il gol realizzato su rigore a Lecce per strappare un punto e rimanere agganciati ad Atalanta e Milan in zona Champions.
Siamo fin qui a 11 gol e 7 assist in stagione, cifre senza dubbio importanti che confermano come l’argentino sia un giocatore che, se sta bene, puĆ² fare eccome la differenza. La Roma si augura che lo stesso possa capitare in Europa League, con i giallorossi attesi stasera dall’impegno con il Salisburgo. E ogni tanto capita di ripensarci, probabilmente, anche in casa Inter, con i nerazzurri che avrebbero potuto, in estate, mettere le mani su di lui prima dei capitolini. Su cosa sarebbe potuto essere con la ‘Joya’ in maglia interista, c’ĆØ chi ha le idee piuttosto chiare. Come Lele Adani, il noto commentatore televisivo, che ne para in una intervista alla ‘Gazzetta dello Sport’.
“Dybala ĆØ stato un errore”: Adani attacca l’Inter. E su Lukaku…
L’ex difensore spiega che l’apporto dell’argentino, nella squadra di Inzaghi, avrebbe potuto essere molto importante per fantasia e capacitĆ di saltare l’uomo.
“Non prendere Dybala sul mercato ĆØ stato sicuramente un errore – ha dichiarato – Questo a prescindere dal fatto che sia partito Sanchez o sia arrivato Lukaku. L’Inter ĆØ ultima in campionato per dribbling tentati e riusciti. Avere uno come Dybala che va contro lo schema, contro squadre chiuse, poteva essere un’arma in piĆ¹ per vincere le partite”. Proprio su Lukaku e le sue difficoltĆ , Adani poi aggiunge: “E’ un giocatore che fatica quando non sta bene fisicamente, non nasce campione nella naturalezza dei movimenti come Dzeko. Con Conte si era trovata una connessione speciale, nell’Inter di oggi incide meno. Le sue difficoltĆ vanno condivise con la guida tecnica. Inzaghi deve trovare il modo di farlo incidere maggiormente. Il suo futuro? Dopo un’annata cosƬ lo terrei, per non sconfessare la scelta fatta in precedenza. Non ĆØ che puĆ² essersi dimenticato come si gioca al calcio”.