Zazzaroni ha speso parole di fuoco nei confronti di Infantino e Ceferin: “Hanno solo bisogno di soldi-soldi-soldi e voti sicuri”
Sono tornate le competizioni europee e, insieme a loro, anche i consueti dubbi sull’operato di UEFA e FIFA. Le polemiche dopo il Mondiale in Qatar non si sono ancora placate e il ritorno della Superlega getta un’ombra sui due massimi organi che controllano il calcio mondiale ed europeo.
A parlare con toni molto duri dell’operato di Ceferin e Gianni Infantino è stato Ivan Zazzaroni. Il Direttore, sulle colonne dell’edizione odierna del ‘Corriere dello Sport’, ha stilato un editoriale al vetriolo nei confronti dei due presidenti: le due massime entità del calcio mondiale. La domanda con cui inizia l’editoriale è la seguente: “Meritiamo davvero questa FIFA e questa UEFA?”. L’invettiva, poi, prosegue con dovizia di dettagli e motivazioni.
Zazzaroni ‘punge’ Ceferin e Infantino: “Fanno soldi col cuore degli altri”
Ivan Zazzaroni, nel suo editoriale odierno, ha mosso pesanti critiche all’operato di Ceferin e Gianni Infantino. “Allenatori e atleti ripetono da anni che si gioca troppo e loro se ne strafottono allegramente, moltiplicando gli impegni”.
Le motivazioni che muovono UEFA e FIFA, secondo il direttore, sono piuttosto semplici: “Hanno bisogno di soldi-soldi-soldi e voti sicuri”. Nonostante i continui gridi d’allarme degli addetti ai lavori, si moltiplicano di anno in anno le competizioni e gli impegni per gli atleti. Zazzaroni, poi, entra nel dettaglio e fa i conti in tasca alla FIFA: “Dei 7,6 miliardi di dollari incassati grazie alle gambe, ai polmoni e al talento dei calciatori pagati dai club, la FIFA ne ha ridistribuiti pochissimi alle federazioni, che hanno sofferto una crisi inimmaginabile durante la pandemia, rischiando il default”.
Anche e soprattutto queste sono le motivazioni che stanno dietro alla genesi della Superlega: i troppi impegni e i pochi soldi distribuiti nei confronti dei club e delle federazioni. Infine, Zazzaroni conclude con un’altra staffilata a Ceferin e Infantino: “Vanno avanti per la loro strada perseguendo solamente obiettivi personali, fregandosene di chi il calcio lo pratica, lo ama e lo vive”.