Bove in crescita: nella terza da titolare in stagione l’ennesima prova di personalità. Mourinho può puntare su di lui
La Roma vince e in parte convince contro il Verona. Serviva una reazione dopo il doppio colpo Lecce-Salisburgo, c’è stata in una serata particolare soprattutto per le tante assenze pesanti. Dybala e Pellegrini, Matic in panchina, poi anche Abraham dopo 15 minuti. La prestazione dei giallorossi è stata di livello importante per applicazione difensiva, solidità e propensione al sacrificio.
Non a caso nel postpartita, José Mourinho ha voluto proteggere tutti i suoi giocatori da qualche fischio durante la partita. “Siamo gente serie che dà tutto, questi ragazzi meritano rispetto e più credito da parte di tutti”, le parole dello Special One. Tra i giocatori e gli esempi citati c’è stato anche quello di Edoardo Bove: “Non si può fischiarlo perché perde un pallone all’80’. Dovrebbero portarlo in braccio ogni giorno, anche perché è più romanista di tutti loro”. Parole e dichiarazioni forti, non le prime del portoghese sul centrocampista classe 2002. Che è solo alla terza presenza da titolare in questa stagione, ma in tutte è stato tra i migliori in campo. A inizio gennaio era fatta per il suo passaggio al Lecce, poi il Sassuolo che lo voleva (a prescindere da Frattesi), ma alla fine Mourinho lo ha trattenuto. In lui lo Special One ha sempre creduto, anche se fino a qualche tempo fa non traduceva questa fiducia in minuti di gioco.
Qualche giorno fa lo stesso agente di Bove, Diego Tavano, aveva spiegato in esclusiva a Tv Play i sogni e le aspirazioni del talento cresciuto nella Boreale e poi nella Roma: “Si sente parte del progetto e vuole continuare questa avventura iniziata da bambino. Sono arrivate richieste dall’estero, ma sapendo come la pensano in società non le abbiamo portate avanti. L’allenatore gli sta insegnando come interpretare le partite e metterci tutto sé stesso. Si completerà e diventerà un giocatore importante anche per la Nazionale”.
Bove è uno dei ‘bambini’ di Mourinho, come li chiama il portoghese, anche ieri ha dimostrato grande personalità, visione di gioco e capacità di aggredire il portatore di palla avversario. Sulla carta un calciatore completo, che sta crescendo, poi il campo darà il verdetto finale come sempre. Che il sogno sia di diventare un punto di riferimento per la Roma è fuori di dubbio, così come che la società giallorossa punta su di lui.
I colori nel suo destino sono quelli, un paio di giorni fa sui social Giuseppe Giannini, non uno qualunque da queste parti, ha pubblicato una foto su Instagram insieme a un altro storico ex giallorosso come Stefano Desideri e proprio Edoardo Bove. Una sorta di investitura, da una delle bandiere romaniste più importanti. Mourinho se lo gode, sa che il ragazzo può dargli alternative e soluzioni diverse in quella zona di campo, soprattutto in un momento con tante partite ravvicinate. Anche perché il classe 2002 può fare coppia con chiunque, deve solo trovare ulteriore fiducia e dimostrare di poter essere una sorta di titolare aggiunto. Poi si vedrà.
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