Atalanta
Bologna
Cagliari
Como
Empoli
Fiorentina
Genoa
Inter
Lazio
Lecce
Milan
Monza
Napoli
Parma
Roma
Torino
Udinese
Venezia
Verona

Roma, Mourinho categorico sul futuro. Mancini, la ‘rivelazione’ sul rinnovo di Smalling

Jose Mourinho torna a parlare in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Salisburgo. Insieme a lui Gianluca Mancini

Missione rimonta per la Roma, che domani sera all’Olimpico ospita il Salisburgo dopo il ko per 1-0 dell’andata. Mourinho dovrà affrontare gli austriaci con qualche problema di formazione, visto che Dybala e Abraham si sono allenati in gruppo.

Roma-Salisburgo, Mourinho in conferenza stampa
Mourinho – calciomercato.it

Jose Mourinho ha preso la parola in conferenza stampa: “Per Dybala e Abraham vediamo domani. Non sono al 100%, se vogliono essere disponibili per aiutare sì. Vediamo cosa decideremo, tutti e tre insieme fanno tre dubbi, loro due e Lorenzo Pellegrini. Però sono tutti e tre disponibili per aiutare, nell’ultima partita non è stato possibile. Però ci saranno, titolari o no”.

Si aspetta un Salisburgo diverso? “Siamo 1-0 per loro. Non lo so. Difficile dirlo. Sono in vantaggio, anche se minimo e non mi sembra che per filosofia siano una squadra che pensa solo a pareggiare 0-0. Sono una squadra che vuole cercare di giocare e attaccare. Magari sarà simile alla partita di andata con un destino diverso, perché abbiamo avuto più chances di vincere”.

Berardi ha detto di essere convinto che lei resterà anche l’anno prossimo: “Non ho scambiato nessuna parola con Berardi su questo tema. È semplicemente una sua considerazione”.

Quanto è importante qualificarsi in Champions per il suo futuro? Può favorire la sua conferma? “Il giorno prima della partita l’ultima cosa a cui voglio pensare è il futuro mio o della squadra. Ora dobbiamo pensare a domani. Non è una partita di campionato, quindi o siamo dentro o siamo fuori. Non voglio neanche pensare al futuro. In questo caso il futuro è domani. Non voglio parlare della mia situazione”.

Ha visto gli occhi da dentro o fuori nei suoi giocatori? “Non ho visto negli occhi i giocatori oggi, non era il momento. Era un allenamento dopo il recupero per chi ha giocato col Verona, era un allenamento a bassa intensità. Ma sono sicuro che i ragazzi vogliono vincere, non ho dubbi che arriveremo con l’atteggiamento giusto. Anche perché questa squadra mi sorprende quando non ha l’atteggiamento giusto, perché dà sempre il massimo anche con tutte le sue limitazioni. E chi giocherà avrà gli occhi di chi vuole fare bene”.

Wijnaldum può giocare dall’inizio? “Sta migliorando, lo vediamo noi e anche voi. Contro il Verona ha fatto vedere che l’intensità sta aumentando per cui posso dire che sì, è un’opzione per noi in quel senso e non solo per 5 minuti”.

Che stadio si aspetta domani? “L’altro giorno ho finito la conferenza dicendo che mi scusavo delle mie parole, l’ho anticipato. Sono i oche devo essere criticato da loro, mi sono già scusato delle mie parole. Domani mi aspetto che la mia squadra abbia l’atteggiamento giusto, è lì che posso avere un’influenza positiva. Ovviamente siamo abituati a una curva calda, che ci ha dato tanto l’anno scorso soprattutto in queste partite decisive in Europa. Se possono giocare di nuovo con noi aiuterà l’inerzia, la dinamica e l’intensità della squadra. Sarà lo stadio che loro vogliono e che noi siamo capaci di fare. Una squadra aiuta col suo atteggiamento un’atmosferta positiva o critica. Noi possiamo controllare noi stessi, come squadra e gruppo di giocatori abbiamo sempre definito questa filosofia che la partita più importante è la prossima che si gioca. Quindi domani. Noi andiamo con tutto quello che abbiamo e spero che lo stadio lo capisca “.

Roma-Salisburgo, la conferenza di Gianluca Mancini

Che partita ti aspetti? “Una guerra, ci sarà da lottare su tutti i palloni, dare qualcosa in più, sbloccarla subito e portarci tutti dietro per portarla a casa”.

Roma-Salisburgo, Mourinho in conferenza stampa
Gianluca Mancini – calciomercato.it

Se la Roma riuscirà a passare il turno sarà stata un’impresa o avrà fatto il suo dovere? “Domani è una partita importante perché vale una qualificazione. Poi se la Roma vince e passa il turno, passa il turno e si concentra sulle prossime. Non è da tappezzare la città, ma è una partita importante.

Sei migliorato a livello tecnico ma anche a livello disciplinare, magari con l’aiuto del consulente arbitrale. “Sotto questo aspetto ognuno di noi, parlo per me almeno, mi sono guardato allo specchio nel finale di stagione e ho visto le statistiche sui cartellini presi che mi avevano fatto saltare tante partite. Ho lavorato molto su me stesso, per non saltare partite e poi alcuni gialli li prendevo in maniera ‘stupida’ e ho cercato di migliorarmi. Anche Mourinho mi ha dato una mano. Ci sta di avere degli alti e bassi in una stagione, l’anno scorso ne ho avuti e quest’anno anche. Il rendimento va anche in base alla squadra e alle partite che facciamo. Poi lavoriamo insieme da tempo, ci saranno cose con alti e bassi. Bisogna restare concentrati e lavorare sempre al massimo”.

Che rapporto c’è tra te, Smalling e Ibanez visto che giocate da tanto insieme. Ti aspetti di giocare ancora con Smalling? “Siamo una famiglia e non lo dico tanto per dire. Siamo eccezionali, ci vogliamo bene e abbiamo un unico obiettivo e lavoriamo tutti i giorni al massimo delle nostre potenzialità. Giochiamo da tanto noi tre, ma c’è anche Kumbulla che è un ragazzo eccezionale, si allena sempre al massimo. Anche Llorente ora fa parte della famiglia. Giocare insieme da tanto tempo aiuta a capirci, a capire pregi e difetti dei compagni e avere un rendimento migliore. È tutta la squadra che si sacrifica però. Smalling? Spero e penso che rimanga il prossimo anno”.

Mourinho ha parlato dei tifosi, di una parte dello stadio meno partecipativa. Lo avete percepito anche voi? “Il mister si legava all’ultima partita, quando diceva di Bove che sta facendo le prime partite in una piazza importante. Questo stadio è una forza in più, come è stato l’anno scorso ma anche quest’anno. Quando non sei al massimo anche i tifosi ti spingono, lo sentivo anche da avversario. Poi io in campo penso a giocare, quindi magari se c’è qualche fischio non lo sento. Speriamo domani che lo stadio ci dia una mano, ma sta anche a noi a fare sì che lo stadio ci spinga”.

La vittoria contro il Verona può avervi ridato equilibrio per ribaltare il risultato domani? Quella partita era importante per il campionato, domani abbiamo una partita col Salisburgo, siamo carichi per ribaltarla perché siamo sotto e bisogna rovesciare il risultato. L’equilibrio nello spogliatoio lo abbiamo sempre, anche grazie a Mourinho e lo staff a Trigoria, anche quando magari le cose non vanno bene”.

Gestione cookie