Dybala, Pellegrini e Abraham sono i tre big non al top della forma in vista del match di domani: ecco come Mourinho è pronto a gestirli
La Roma è pronta, o quasi, per sfidare il Salisburgo e provare la rimonta che vale l’accesso agli ottavi di finale di Europa League. Un dentro o fuori che José Mourinho sente particolarmente, tanto che stavolta non ha mandato nessun messaggio alla società per il futuro come accaduto quasi sempre nelle ultime uscite pubbliche. Una precisa scelta comunicativa.
Il pensiero è tutto alla partita di domani contro gli austriaci, a ribaltare lo 0-1 di giovedì scorso, arrivato come una beffa nel finale nonostante una prestazione di buon livello da parte dei giallorossi. Che tra l’altro è costata anche l’assenza di Paulo Dybala contro il Verona e la sua non perfetta condizione fisica per domani. Insieme all’argentino non sono al top neanche Lorenzo Pellegrini e Tammy Abraham, lo Special One ha detto che tutti e tre sono a disposizione “per aiutare” ma non è detto che possano giocare titolari. I dubbi ci sono, probabilmente arriveranno anche a domani. Oggi la Joya si è allenata in gruppo dopo che ieri aveva svolto lavoro differenziato mentre Pellegrini era già tornato a lavorare con il resto dei compagni. Abraham invece, dopo l’assenza di ieri, nella rifinitura è sceso in campo con una mascherina in carbonio molto vistosa, sicuramente anche fastidiosa, in quel caso dipenderà molto anche dalle sensazioni del calciatore.
Al momento, in ogni caso, la direzione è quella che non vedremo tutti e tre insieme in campo dall’inizio. Lorenzo Pellegrini va verso la presenza dal primo minuto, con Paulo Dybala più probabile in panchina, anche visto l’ottima forma di El Shaarawy che sta dando garanzie. Tammy Abraham invece dovrebbe cominciare dall’inizio, anche perché l’alternativa – Belotti – al momento non è all’altezza. Ma, come detto, le dimensioni della maschera dell’inglese non sono banali e dipenderà dal calciatore.
L’altra notizia Mourinho l’ha data invece su Georginio Wijnaldum, che dopo gli scampoli di partita dal suo rientro è finalmente pronto per giocare da titolare: “Rappresenta un’opzione”. Ovvio, non può avere i 90 minuti nelle gambe, per cui la scelta dello Special One ricadrà anche su quell’aspetto, ovvero sulla necessità inevitabile di sostituirlo, prima o dopo. Matic-Cristante resta la coppia più accreditata per la mediana mentre sugli esterni Spinazzola ha scalato gerarchie. La prestazione col Verona ma soprattutto le sue condizioni fisiche durante il match – che per certi versi hanno stupito anche lo stesso Mourinho – lo mettono in pole sulla sinistra. Soprattutto con El Shaarawy sulla trequarti. A quel punto il ballottaggio sarebbe sulla destra, tra Zalewski e Karsdorp. Invariata la difesa.
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