Intervista all’ex portiere rossonero: si parla del ritorno tra i pali del francese ma anche del rumeno e degli estremi difensori italiani
Il Milan riabbraccia Mike Maignan. Ieri, finalmente, il portiere francese ha svolto tutto l’allenamento con il resto della squadra, giocando anche la partitella contro la Primavera.
Una fantastica notizia per i tifosi rossoneri che ora si augurano di rivederlo subito in campo, già domenica contro l’Atalanta. Una possibilità davvero concreta ma dopo uno stop di cinque mesi bisogna andarci con i piedi di piombo.
Per parlare di Maignan e del suo ritorno in campo, Calciomercato.it ha intervistato in esclusiva, Mario Ielpo. L’ex estremo difensore del Milan invita tutti alla calma: “E’ una situazione particolare. Se il recupero fosse avvenuto un mese fa sarebbe stato subito mandato in campo visti i mille problemi. Ora che le cose vanno bene, c’è meno fretta. Penso che debba giocare in caso sia al 100% ma andranno cauti. Se tu miri ad averlo per il Tottenham, però, hai solo due partite. Quindi bisogna raggiornarci sopra, non è facile. E’ davvero difficile capirlo. Se sta bene fisicamente da 20 giorni e gli mancava solo la partita potrebbe giocare. E’ una scelta delicata visto l’inversione di tendenza visto il buon momento di Tatarusanu“.
Mike Maignan era stato costretto ad un lungo stop anche lo scorso anno per una lesione di un legamento del polso sinistro. Ora ad averlo fermato sono stati i guai al polpaccio: “Il problema alla mano può essere un po’ psicologicamente impattante visto che devi usarle e devi avere dei contrasti. Se sei guarito da un problema al polpaccio non puoi far altro che giocare, magari avrai paura di farti male ma non ti puoi di certo risparmiare.
Ma è giusto parlare di ritrovare le misure con la porta? “Sono tutte stupidaggini – prosegue Ielpo -. Il problema è stare bene fisicamente, parare non si scorda mai… La difficoltà sta nelle scelte, nelle decisioni, ci si butta di istinto. Ma il portiere deve decidere quando fa le uscite… la confidenza del campo qui un po’ si perde. Potrà fare tutto quando sarà in campo? Magari avrà un po’ più di remore nel passare la palla. Sarà normale riprendere un po’ di feeling con i compagni. Con Thiaw, ad esempio, non ha mai giocato, devi riprendere a capire pregi e difetti dei compagni“.
L’intervista prosegue con un accenno a Ciprian Tatarusanu, imbattuto nelle ultime tre partite, ma troppo spesso criticato.
Se dovesse concludersi sabato contro il Monza la parentesi di Tatarusanu, che voto darebbe al portiere rumeno? “Gli darei un 8, considerando che si tratta di Tatarusanu che è un ottimo professionista – afferma sicuro Ielpo -. Non dimentichiamoci che ha preso un’eredità difficile in un momento complicato. Se confrontiamo le prestazioni dei difensori, che non ci dimentichiamo, erano dei titolari, a differenza sua, Tatarusanu ha sicuramente giocato meglio di Tomori o Kjaer durante il momento complicato”.
Il Milan, come è noto, è comunque pronto a separarsi da Tatarusanu, per affidarsi a Sportiello – “Sportiello quando era titolare mi piaceva moltissimo, poi si è un po’ perso – prosegue Ielpo -. Ha avuto alti e bassi, ma si può fare affidamento su di lui. Tata ha una certa età, il reparto portieri è evidente che vada rifondato. Se hai un titolare che le gioca tutte, Sportiello rappresenta la scelta giusta. Non avrebbe senso affidarsi ad un profilo giovane al quale gli verrebbero tappate la ali. Sportiello ha giocato già ad alti livelli ed è uno che può accettare tranquillamente la panchina“.
Un dubbio sulle condizioni di Maignan, infortunatosi sia quest’anno che lo scorso, è normale averlo: “L’infortunio dell’anno scorso è stato traumatico – sottolinea Ielpo -. E’ il Milan che deve capire se Maignan è fragile. Ma se dovessi decidere di avere in rosa due portieri molto forti dovresti fare i conti con due problemi: innanzitutto devi convincere a far il secondo a Maignan e poi avresti una spesa importante da affrontare. E’ chiaro che sia meglio avere due Maignan ma devi pagarli”.
Un’ultima battuta legata al momento di Donnarumma e alla situazione legata ai portieri italiani, da Meret, passando per Vicario e Carnesecchi.
Si comincia con l’ex rossonero, protagonista in Champions League di un grave errore – “Donnarumma ci ha abituato a delle papere ma fa anche dei miracoli. E’ un portiere con doti di copertura della porta e parate miracolose ma è un po’ macchinoso nei movimenti e nell’andare giù per terra. E’ migliorato rispetto all’avventura in rossonero? Sicuramente no, l’anno scorso tutto quell’alternarsi non lo ha aiutato. Ora pare aver preso una certa stabilità ma è difficile giocare nel Psg. Lì è l‘ultimo chiodo del carro. Se pari nemmeno se ne accorgono ma se sbagli chiaramente sì. La scelta che ha fatto è incomprensibile. Un conto è andare al Liverpool, ma nel campionato campionato francese…
Donnarumma e la concorrenza in Nazionale – “Vicario e Carnesscchi sono molto forti, belli da vedere, per me è difficile da scegliere chi sia il migliore tra i due. Forse se continua così però, è Meret quello che può avvicinarsi a Donnarumma. Se acquista tranquillità e sicurezza può diventare un campione, è davvero un ottimo portiere. A me piace molto“.
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