Il difensore centrale ha lasciato ufficialmente la selezione dopo aver ricevuto la chiamata dell’allenatore
Grande assente degli ultimi Mondiali giocati in Qatar, uno dei centrali più forti dell’ultimo decennio ha comunicato questo pomeriggio l’addio ufficiale dalla Nazionale con la quale ha vissuto una grande carriera costellata di successi.
Stiamo parlando di Sergio Ramos, difensore del Paris Saint Germain e bandiera storica del Real Madrid. Come annunciato dallo stesso calciatore su Instagram, la decisione è arrivata in seguito ad una chiamata ricevuta in mattinata dall’attuale commissario tecnico della Spagna, Luis de la Fuente: “E’ arrivata l’ora, l’ora di dire addio alla Selezione, la nostra cara e amata ‘Roja’. Questa mattina ho ricevuto la chiamata dell’attuale Selezionatore che mi ha comunicato che non conta su di me e non lo farà in futuro, indipendentemente dal mio livello e da come andrà la mia carriera”.
Un addio polemico, come ammesso dal centrale spagnolo: “Con molta tristezza, è ilfinale di un percorso che speravo fosse più lungo e che si chiudesse con un sapore più dolce, dopo tutti i successi ottenuti con questa maglia. Con umiltà, dico che questa esperienza meritava di chiudersi con una decisione personale o a causa del mio livello in campo, non per questioni anagrafiche o altri motivi. Essere giovane o meno non è un difetto, solo una caratteristica del tempo non necessariamente relazionata al rendimento e la capacità”.
Sergio Ramos lascia la Nazionale: “Il calcio non sempre è giusto
Infine, il pensiero commosso di Sergio Ramos a tutti i tifosi che lo hanno sostenuto negli anni in cui ha difeso la maglia della Selezione Spagnola.
Questo il suo ultimo saluto alla nazionale: “Il calcio non sempre è giusto. Lo accetto con tristezza e voglio condividere questo con voi, ma a testa alta e grato per l’appoggio ricevuto in tutti questi anni. Continuerò a sostenere questo paese da casa con l’emozione di un privilegiato che ha potuto rappresentarlo 180 volte. Grazie di cuore a tutti quelli che hanno creduto in me”.