Duro comunicato della Sampdoria dopo le minacce arrivate a Ferrero e al vicepresidente blucerchiato Romei: “Sdegno e indignazione”
Atmosfera sempre più tesa intorno alla Sampdoria. Questa mattina è stata recapitata una testa di maiale è stata recapitata davanti alla sede del club blucerchiato a Corte Lambruschini.
Il pacco era accompagnato da un biglietto contenente un messaggio inquietante rivolto a Massimo Ferrero e al vicepresidente Antonio Romei: “Massimo Ferrero, Antonio Romei, le prossime teste saranno le vostre”. Intimidazione che fa seguito a quella arrivata circa un mese fa: sempre presso la sede del club arrivò un proiettile con un biglietto di minacce rivolte a Ferraro e all’ex patron Edoardo Garrone.
Nel pomeriggio è arrivata la presa di posizione della società ligure che ha diramato un comunicato per stigmatizzare l’accaduto. “L’U.C. Sampdoria esprime profondi sdegno e indignazione – si legge nella nota – di fronte all’ennesimo grave atto intimidatorio avvenuto nella mattinata odierna presso la sede sociale di piazza Borgo Pila. La società sottolinea che qualsiasi tipo di attacco a un membro del Consiglio di Amministrazione rappresenta un attacco a tutti i suoi componenti, al loro operato e alla serietà e all’abnegazione con la quale hanno approcciato questo importante incarico”.
Sampdoria, comunicato dopo le minacce
Nel comunicato pubblicato dalla società ligure si difende il lavoro fatto dal Consiglio di amministrazione in carica che “fin dalla sua nomina ha operato in coesione, unità di intenti e indipendenza con l’unico scopo di assicurare la prosecuzione dell’attività aziendale e sportiva della Sampdoria in attesa della transizione a una nuova proprietà”.
Inoltre si legge anche che “in tale direzione risultano fondamentali la professionalità e la preparazione del vicepresidente Antonio Romei, con il quale il CdA auspica di poter continuare a condividere questa delicata fase della vita del club”. La società sta vivendo un momento particolarmente delicato dentro e fuori dal campo. La squadra di Stankovic è penultima in classifica, mentre non si è riesce a sbloccare la cessione della società che vive una profonda crisi economica.
