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Spalletti svela il messaggio di Osimhen, esalta Lobotka e rilancia: “Sintomo di poca maturità”

Empoli-Napoli, le parole di Luciano Spalletti nel post partita della sfida contro i toscani. Ecco quanto dichiarato dal tecnico di Certaldo.

Dopo la scorpacciata in Champions League, il Napoli di Luciano Spalletti non si ferma neanche in campionato. Al “Castellani” di Empoli Osimhen e compagni si impongono con un perentorio 0-2 in un match mai seriamente in discussione, nonostante l’espulsione al 66′ di Mario Rui. Ulteriore prova di forza degli Azzurri, che conquistano la ventunesima vittoria in campionato (su 24 partite), portando momentaneamente a 18 i punti di vantaggio sull’Inter seconda. Intervistato ai microfoni di DAZN, Spalletti ha fornito la sua disamina sulla gara:

Spalletti svela il messaggio di Osimhen, esalta Lobotka e rilancia: "Sintomo di poca maturità"
Luciano Spalletti a DAZN

NAPOLI MATUROL’espulsione di Mario è sintomo di poca maturità, far succedere quella roba lì..sono cose che però a volte nel calcio ci stanno. L’essenziale è che gli altri si compattino e dimostrino di voler sopperire. Abbiamo avuto una reazione importantissima, di quelle della faccia di caz…che volevano portare a casa.”

LOBOTKA“Viene esaltato quella che è la qualità quando la squadra è in possesso di palla, ma quando i centrocampisti vanno a sforare oltre la linea non riesci mai a saltarlo. Diventa difficilissimo rubargli il terreno. Va addosso a tutti, anche a calciatori più alti. Ha questo fisico cubico che riesce a tenere botta anche con avversari di stazza superiore. Segreto? Lui è un grande calciatore, provammo a prenderlo con l’Inter ma non ce la facemmo per il suo costo. Il fatto che lo abbia visto uno sveglio come Giuntoli è testimonianza che non fosse intuizione di uno ma era sulla bocca di molti.”

STESSA TESTA IN PARTITE DIVERSE e SOLUZIONI NUOVE “Elmas è entrato benissimo e ci ha permesso di non soffrire l’inferiorità numerica, è entrato con grande disponibilità. Oggi il rischio era essere sotto il loro livello di lotta. Contro l’Empoli diventa difficile perché per loro le partite finiscono al centesimo minuto, vengono sempre a mangiarti il terreno. Quello di essere lo stesso Napoli e metterci la stessa disponibilità di corsa e di sacrificio ha fatto sì che venisse fuori una partita dove l’Empoli ha dovuto arrendersi nonostante la loro disponibilità. Bisogna fare i super complimenti a questi ragazzi che hanno fatto una partita di tantissiima roba.”

OSIMHEN “Ha fatto una cosa alla fine del primo tempo. Appena rientrato negli spogliatoi era un po’ arrabbiato con me perché l’ho richiamato due-tre volte. Entrato negli spogliatoi e ha detto: “Ricordiamoci la partita dell’anno scorso quando stavamo 0-2”. Diventano messaggi da leader, di calciatori che veramente hanno una mentalità corretta per quella che è la disponibilità alla squadra, la voglia di lottare insieme ai compagni. Tant’è che che gli sono capitati un paio di palloni per far gol proprio per la disponibilità profusa prima.

AGGETTIVO PER DEFINIRE IL NAPOLI? “Chi ci affronta ci mette più roba perché diventa un premio per fare risultato. Tutti si giocano la vita contro di noi. Il fatto di mantenere stimolati gli avversari è segno che la squadra sa interpretare bene i momenti, c’è spirito di squadra.”

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