Conte in campionato e Inzaghi nelle coppe: i numeri di un confronto che scotta

La sconfitta raccolta sul campo del Bologna rimette nuovamente in discussione il lavoro di Inzaghi. In campionato l’Inter è troppo altalenante e il confronto con Conte inizia a farsi pressante 

C’è una Inter in casa ed una fuori casa, così come ce n’è una in grado di vincere con regolarità nelle coppe ed un’altra ancora che proprio non riesce ad inanellare un lungo periodo di continuità e risultati positivi in campionato.

Inzaghi vs Conte: i numeri che non tornano
Inzaghi – Calciomercato.it

La seconda stagione interista di Simone Inzaghi sta evidenziando alcune forti discrepanze attirando su di se inevitabili critiche dovute soprattutto al percorso in campionato che dopo 24 giornate è già compromesso in ottica scudetto. Gli inciampi sono stati fin troppi per Lautaro e soci che oggi hanno ceduto il passo anche al Bologna in trasferta, dilapidando immediatamente le buone sensazioni che erano recentemente arrivate con le vittorie su Udinese e Porto. Settima sconfitta stagionale in Serie A per l’Inter, decisamente troppe per chi alla vigilia di questa annata era data come una delle grandi favorite alla vittoria finale. Più di qualcosa evidentemente non è andato alla corte di Inzaghi, con una forte distanza di rendimento anche nel computo casa-trasferta che ad oggi conta 30 punti a San Siro e solo 17 fuori da Milano. A preoccupare sono anche le ben 5 sconfitte fuori casa per un’Inter che conserva lontano dal proprio fortino il peggior rendimento esterno tra le squadre di testa.

Inter, Inzaghi e Conte a confronto: i numeri che non tornano

Ciò che colpisce è anche l’involuzione della tenuta mentale dell’Inter: forte, determinata, difficile da affrontare ai tempi di Conte, ed ora l’esatto opposto, spesso fragile alle prime grosse difficoltà della partita.

Ed appare quindi inevitabile iniziare a tirare un po’ le somme tra quello che è stato il biennio vincente con Antonio Conte al timone, e l’anno e mezzo abbondante sotto la guida di Simone Inzaghi che ha portato in dote trofei ma anche meno solidità. Re di coppe l’attuale allenatore nerazzurro che ha finora portato una Coppa Italia, quella dello scorso anno, ed una Supercoppa Italiana, vinta invece in questa stagione. Inoltre rispetto al suo predecessore ha sempre fatto meglio in Champions League, lì dove Conte non ha mai superato la fase a gironi in due anni. Un ottavo di finale, poi perso contro il Liverpool, ed un altro con la gara di ritorno tutta da giocare contro il Porto, invece quest’anno per Inzaghi che all’inizio della sua esperienza meneghina sembrava anche portare una ventata fresca dal punto di vista della proposta di gioco. Un 3-5-2 speculare ma diverso nell’approccio e nel tipo di gioco tra i due: più fisico, votato ad una forte solidità difensiva e ad un attacco deciso alla profondità con Lukaku e Lautaro, quello di Conte, più ragionato attraverso una trama anche orizzontale quello dell’attuale allenatore.

Conte – Calciomercato.it

Eppure il confronto numerico in termini di punti alla fine è sostanzialmente in equilibrio: 2,11 punti a partita in 102 gare totali per il tecnico salentino, e 2,12 punti a partita di media per Inzaghi in però 86 partite. Il solco vero si crea confrontando le seconde annate dei due con i 2,17 PPP del primo e i 2,03 del secondo. La cosa si aggrava limitatamente al solo rendimento in Serie A dell’Inter di Conte e quella di Inzaghi nei rispettivi secondi anni: 2,39 la media punti con un totale di ben 91 per il salentino nell’annata conclusa con lo scudetto, e soli 1,96 invece per i nerazzurri del presente, fortemente sotto ritmo e distanti da un passo utile per arrivare al titolo.

Il mercato inoltre ha inciso nella costruzione delle rispettive squadre. Accontentato dove possibile Conte con arrivi riuscitissimi come Lukaku, Barella, Darmian ed Hakimi, ed altri molto meno come Vidal, Sensi e Sanchez che pure hanno pesato in termini di spesa. Inzaghi invece ha dovuto fronteggiare una fase di austerity societario con cessioni di lusso alla sua prima estate meneghina, salvo comunque provare ad inserire in rosa sostituti all’altezza come Dumfries, Dzeko e Correa (che ha poi floppato), a immagine e somiglianza dei dettami del tecnico. Al netto delle possibilità differenti di investimenti sul mercato sarà comunque il campo a dare il verdetto definitivo sull’Inter di Simone Inzaghi: male in campionato ma tra Coppa Italia e Champions le coppe possono ancora dargli un’ancora di salvezza.

Gestione cookie