Pagelle e tabellino di Lazio-Sampdoria, match valido per la 24esima giornata del campionato di Serie A TIM 2022/23
LAZIO
Provedel 6,5: l’unico vero pericolo portato dalla Samp nel primo tempo lo ‘para’ Marusic. Provvidenziale su Gabbiadini. Quella parata è fondamentale.
Lazzari 5,5: in difesa non il massimo della vita, quando si sovrappone spesso non lo prendono ma viene servito troppo poco. Ma sul fondo gli manca il colpo giusto, la precisione dell’assist. Dall’85’ Hysaj sv
Casale 6: parte così così, poi tira fuori personalità e carattere. Un paio di ottimi interventi che rubano occhi e applausi. Macchia grossa: il giallo che gli farà saltare Napoli.
Patric 6,5: si conferma giocatore cresciuto, formato, con una certa sicurezza, letture sempre giuste. È diventata una garanzia, il che fa un po’ specie dopo i disastri a cui aveva abituato i laziali. Sempre attento e reattivo.
Marusic 5,5: in fase di spinta niente di clamoroso, sbaglia un paio di appoggi facili facili ma salva letteralmente un gol su Cuisance. Un miracolo vero e proprio in scivolata, giocatona. Nella ripresa dà un pallone indietro di testa che mette Gabbiadini in porta. Male. Quando dovrebbe alzare livello e pressione offensiva, sparisce. Ha pure una super occasione, ma butta fuori.
Milinkovic-Savic 5,5: lo ha detto anche lui, non è ancora il vero Sergej. Si vede, è ancora troppo impreciso a livello tecnico e su alcune scelte. Sbaglia tanto, ma quando si accende la giocata geniale la trova sempre lui. Croce e delizia. Palla super per Marusic, che spreca. Nella ripresa, però, quasi invisibile. Fisicamente forse ancora debilitato. Dall’85’ Basic sv
Cataldi 6: partita non esaltante, sbaglia qualche pallone. Poi fa lavoro sporco prezioso, pulisce alcune situazioni pericolose ma non è la sua miglior partite. Anche perché non è il suo momento di forma migliore, anzi. E in ogni caso con la sua uscita dal campo la situazione non migliora a centrocampo. Dal 57′ Vecino 5,5: non entra benissimo, anzi. Lento e compassato, poco dentro la partita anche tecnicamente.
Luis Alberto 6,5: stasera stranamente poco incisivo a livello puramente tecnico, nel passaggio filtrante, nella scelta. Lui che ne fa un marchio di fabbrica. Aspetta troppo, gli manca lo spunto, non è serata. Almeno non lo è fino all’80’ quando si inventa letteralmente il gol del vantaggio con una pennellata di destro sotto l’incrocio. Tecnica, voglia, rabbia. Soprattutto tre punti.
Felipe Anderson 5,5: inizialmente tra i pochi a salvarsi davvero, anche e soprattutto per applicazione difensiva, per spirito difensivo. Tra i migliori anche in fase offensiva, però anche lui sbaglia più di qualche pallone clamoroso, poi ha una grande occasione ma spara addosso ad Audero invece di angolare.
Immobile 5,5: per lui è un momento così, fisicamente non può alzare il livello perché di allenamenti ne fa pochissimi con un calendario così. Si muove molto, fa sponde ma è spesso lasciato solo. Ha una grande occasione, ma col sinistro spara altissimo. Non era facile in quando molto defilato, ma si poteva fare molto meglio. Ha un’altra possibilità clamorosa davanti alla porta, anche questa alle stelle. Errore grave. Purtroppo cancella le mille rincorse e i recuperi quando i compagni dormono.
Pedro 6: gioca con una mascherina in carbonio ed è il migliore. Punta tutti, salta, crea superiorità, sembra l’unico a crederci. Prende anche un palo clamoroso a porta vuota, sfortunato. Per poco non guadagna pure un rigore. Dal 57′ Zaccagni 6: non è al meglio, si vede. Però è coinvolto nel gioco, da suoi piedi dà sempre l’impressione che possa nascere qualcosa e tiene la pressione alta sulla difesa della Samp. Aumenta il tasso di precisione.
All.: Sarri 5,5: una quantità di errori tecnici, di superficialità, che fa davvero spavento. Poche idee, poca determinazione, palla che gira lenta. Ok la stanchezza, ok tutto, ma ora la questione comincia a farsi pesante. La magia di Luis Alberto lo salva, ma la prestazione della Lazio deve preoccupare. Anche perché la stagione è ancora lunghissima.
SAMPDORIA
Audero 6: imperfetto sul tiro di Felipe Anderson, ma efficace perché respinge lateralmente. Ottima la parata su Felipe Anderson.
Zanoli 6: in avanti si vede poco, soffre la vivacità di Pedro e poi di Zaccagni. Partita non semplice, ma nel secondo tempo si fa un po’ più di coraggio.
Nuytinck 6: tiene la posizione, vigila, non fa niente di che ma la Lazio centralmente comunque non sfonda. Sfortunato nella respinta corta che rimette in gioco il pallone.
Amione 6: ha personalità, esce con coraggio in due occasioni dove sbroglia la matassa. Prova positiva.
Leris 5: partita non eccezionale, rischia parecchio su Pedro. Il contatto probabilmente è da rigore, forse leggermente fuori dall’area o forse no. In ogni caso si era perso il diretto avversario.
Rincon 5,5: parte benino, cerca di fare da punto di riferimento in entrambe le fasi. Non gli riesce sempre bene. Nella ripresa sparisce un po’.
Winks 5: commette un paio di errori importanti che fanno rischiare parecchio la Sampdoria. Completamente oscurato però nel gioco in costruzione, nullo anche quando dovrebbe supportare la manovra offensiva.
Cuisance 5,5: tra i più attivi e intraprendenti, da subito si propone in area, si butta dentro con discreta continuità. Una delle due chances più grandi per la Samp ce l’ha lui, Marusic fa il miracolo. Dal 72′ Ilkhan 5,5: poco coinvolto.
Augello 6: partita di buona qualità, fa il suo anche se in difesa soffre troppo. A volte pare quasi giocare in surplace, ma resta un punto di riferimento in entrambre le fasi. Gestisce il pallone con grande calma e lucidità.
Gabbiadini 6: ha tante ooccasioni, anche di testa, si muove e anticipa spesso gli avversari. Una spina nel fianco, anche se nell’occasione più importante, a tu per tu con Provedel sul regalo di Marusic, non è abbastanza incisivo. Dal 71′ Jese 5,5: ci si aspettava di più.
Lammers 5,5: gioca molto defilato, senza dubbio più sacrificato rispetto al compagno di reparto. Quasi mai pericolos, fa lavoro di disturbo, voglia e applicazione non gli mancano.
All.: Dejan Stankovic 6: la Samp ha un buon piglio in campo, spesso sfrutta i buchi enormi a centrocampo lasciati dalla Lazio. Però quando riparte la sua squadra gestisce con buona lucidità e qualità il pallone, arriva ad attaccare con diversi uomini, crossa, è dentro la partita soprattutto nel secondo tempo. Il punto non sarebbe stato rubato, anzi. Però la Lazio ha Luis Alberto.
Arbitro: Colombo 6: partita non complicatissima, sempre molto corretta e dai ritmi non eccelsi. Dubbi sicuramente rimangono sul contatto tra Leris e Pedro, perché il fallo sembrava esserci, resta da verificare il punto. Il Var non fa check, restano incertezze. Giuste le ammonizioni, qualche fischio sbagliato.
Marcatori: 80′ Luis Alberto (L)
Ammoniti: Leris (S), Gabbiadini (S), Vecino (L), Casale (L)
LAZIO (4-3-3): Provedel; Lazzari, Casale, Patric, Marusic; Milinkovic-Savic, Cataldi, Luis Alberto; Felipe Anderson, Immobile, Pedro.
A disp.: Maximiano, Adamonis, Hysaj, Gila, Romagnoli, Pellegrini, Vecino, Marcos Antonio, Basic, Romero, Cancellieri, Zaccagni.
All.: Sarri.
SAMPDORIA (3-5-2): Audero; Zanoli, Nuytinck, Amione; Leris, Rincon, Winks, Cuisance, Augello; Gabbiadini, Lammers.
A disp.: Turk, Ravaglia, Oikonomou, De Luca, Sabiri, Ilkhan, Yepes, Murru, Malagrida, Paoletti, Rodríguez
All.: Dejan Stankovic.
Arbitro: Colombo
Assistenti: Mondin e Dei Giudici
Var: Abbatista
AVar: Di Paolo
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