Il tecnico del Torino, Ivan Juric, ha parlato ai microfoni del post gara dopo la sconfitta contro la Juventus: commento anche su Radonjic
Serata amara per il Torino targato Ivan Juric. La squadra granata si è resa protagonista di un gran primo tempo, costringendo i cugini della Juventus a dover mettere in atto una doppia rimonta.
Nel secondo tempo è venuta fuori in campo la forza nettamente superiore della truppa bianconera guidata da Massimiliano Allegri e gli ospiti si sono sciolti. Il tecnico serbo, intervenuto ai microfoni di ‘Dazn’ nel post gara, si è detto deluso per il risultato, ma i lati positivi non mancano: “Questo derby mi lascia delusione per il punteggio finale, ma lascia anche degli spunti positivi da tenere in considerazione. Ci sono degli aspetti in cui la squadra deve crescere. Il primo tempo è stato dominato, mentre la ripresa è stata più tosta. Non abbiamo avuto la giusta attenzione. Non abbiamo rispettato le consegne e, quindi, è giusto perdere“.
Spazio, poi, al caso legato a Nemanja Radonjic. L’attaccante è entrato al 60esimo della ripresa per Karamoh, però la sua partita è durata appena quindici minuti. L’atteggiamento del fantasista croato non è piaciuto per niente all’allenatore del ‘Toro’: i due hanno litigato e per poco non sono venuti a contatto. Tensione altissima. Juric lo ha tolto subito dal campo e solo dopo qualche secondo la situazione si è ricomposta. Il giocatore ha, poi, lasciato il terreno di gioco per andare direttamente negli spogliatoi. “Ci sono cose che faccio fatica a capire – ha detto Juric -. Manca completamente rispetto verso questo gioco. Se entri in campo e subito fai cose diverse rispetto a ciò che devi fare, vuol dire che non ci sei. Io in questi mesi non sono riuscito a farlo diventare un giocatore di calcio evidentemente. E l’abbiamo pagato abbastanza. Devi essere presente. A volte fai bene, altre volte male. Ma stare dentro la gara è fondamentale. Spesso questo non succede e lo paghiamo come oggi“.
Ad ogni modo, l’ex Verona guarda avanti con fiducia: “Oggi ho visto una squadra giocare veramente bene a calcio. Abbiamo creato situazioni pericolose, il nostro possesso palla non è stato sterile. Si lavora su queste cose per diventare una squadra completa. È un processo, per questo non sono tanto deluso stasera“.
In queste sfide sono i dettagli a fare la differenza: “I piccoli particolari contano tantissimo e noi non siamo ancora su questi livelli. Dobbiamo educare i ragazzi ad avere un atteggiamento propositivo, cercando di portare a casa il risultato. E sicuramente i cambi, nella ripresa, hanno inciso. Ma dobbiamo credere in questi ragazzi“. Infine, messaggio abbastanza chiaro di Juric sul proprio futuro: “Nel cammino ho trovato più di una difficoltà, ma fa parte del percorso. Io penso che i miei ragazzi siano davvero interessanti. Poi bisogna capire dove vogliamo andare, cosa vogliamo fare realmente. Se si perdono troppi giocatori ogni volta, poi diventa difficile“.
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