Questa mattina l’incontro tra il sindaco di Milano Beppe Sala e gli esponenti di Inter e Milan per discutere del nuovo stadio. Per l’Inter presente l’ad Alessandro Antonello, per il Milan il presidente Paolo Scaroni
La situazione che riguarda il nuovo stadio di Inter e Milan sta diventando peggio di quelle serie tv che arrivate alla 24esima stagione non accennano a concludersi.
A voler chiarezza è anche il sindaco di Milano, Beppe Sala, che questa mattina ha convocato alle 9.15 a Palazzo Marino sia Inter che Milan per capire quali siano le reali intenzioni dei due club riguardo un nuovo stadio. San Siro? Fuori Milano? Separati? Insieme?
Partiamo dal Milan, presente nella sede del Comune con il presidente Paolo Scaroni e l’amministratore delegato Giorgio Furlani. Il presidente rossonero ha confermato che c’è da parte del Milan un interesse nei confronti di La Maura, una zona ricca di verde non troppo lontana da San Siro. Saranno necessarie giusto tre settimane per approfondimenti di carattere economico e ambientale prima di prendere una decisione definitiva. E per decisione definitiva si intende procedere da soli o proseguire insieme all’Inter su San Siro.
L’ad dell’Inter, Alessandro Antonello, ha confermato che anche il club nerazzurro si sta muovendo per cercare un piano B nel caso il Milan decidesse che le strade delle due società si divideranno. Un piano B che presenta già firme e documenti, ma che al momento non può essere svelato per accordi di riservatezza con gli imprenditori dell’area scelta. Antonello ha dichiarato che si tratta di una zona fuori Milano, ma all’interno dell’area metropolitana e ben collegata e servita di mezzi pubblici.
Non sorpreso, ma sicuramente deluso. Così si è definito il sindaco di Milano Sala dopo l’incontro di questa mattina.
Consapevole della volontà di Inter e Milan di costruire uno stadio di proprietà, inizialmente sperava che si potesse procedere con la ristrutturazione dell’attuale stadio e proseguire quindi a San Siro. Ma “Da questo incontro viene fuori una cosa evidente: il vecchio San Siro non lo vuole più nessuno” ha dichiarato Sala. “Sono amareggiato da sindaco, cittadino e tifoso, ma era una cosa che avevamo ampiamente capito”.
Cosa farne del Giuseppe Meazza? L’unica via percorribile sembra essere quella di utilizzarlo solamente per concerti o eventi. O addirittura, nella peggiore delle ipotesi, il comune potrebbe decidere di cedere lo stadio a una delle due società a un prezzo stracciato.
Intanto prosegue il processo di autorizzazione per un nuovo stadio a San Siro, vicino a quello attuale, e quando il Milan darà una risposta definitiva (entro, ricordiamo, tre settimane) si capirà in che senso procedere. Ad oggi lo scenario è questo: Inter e Milan, separate, camminano verso un nuovo impianto fuori città.
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