Juventus sempre con il fiato sospeso per quel che potrebbe succedere: retrocessione o radiazione, la sentenza crea il panico
Il campionato offre il derby questa sera contro il Torino, Europa League e Coppa Italia due strade da percorrere per provare a portare a casa un titolo. Ma l’attenzione della Juventus, almeno dal punto di vista societario, è a quel che potrebbe succedere fuori dal campo.
C’è il ricorso contro i quindici punti di penalizzazione e poi il filone della manovra stipendi, solo per restare nell’ambito della giustizia sportiva e lasciare da parte la parte penale dell’inchiesta. Ne ha parlato, intervenuto a Calciomercato.it su Tv Play, l’avvocato Gigi Marengo che ha rappresentato la sua convinzione in merito alle vicende che vedono coinvolta la società bianconera.
Marengo ha affermato in merito alla penalizzazione di quindi punti che “sono convinto che sarà revocato. La sentenza dei 15 punti lascia uno spazio alla difesa. Il grosso però deve ancora arrivare ed è il processo sugli stipendi. Non ho i fascicoli, ma senza l’escamotage sugli stipendi il bilancio del patrimonio netto sarebbe stato negativo e questo avrebbe significato non avere la possibilità di iscriversi al campionato. Sono estremamente convinto che il prossimo anno la Juventus giocherà in Serie B”.
Lo scenario disegnato dall’avvocato Marengo è duplice: da un lato la revoca dei quindici punti di penalizzazione, dall’altro una stangata ben maggiore per il filone relativo alla manovra stipendi.
“Credo che la penalizzazione non sia legittima perché non si può retrocedere una squadra a campionato in corso: si andrebbe ad alterare il campionato e la classifica”. Il discorso però è differente per la questione stipendi: “Arriverà a fine campionato, quando si può procedere in tranquillità, senza alterare la classifica con la retrocessione in una categoria inferiore, per degli illeciti che raramente si sono visti”. Senza entrare nel merito dell’inchiesta penale, Marengo sul fronte sportivo spiega: “La Federazione per iscriversi al campionato chiede il rispetto di certi requisiti. Sembrerebbe da voci significative, ma non ho il fascicolo in mano, che l’escamotage degli stipendi sia servito alla società per iscriversi al campionato. Se questo fosse certo, in automatico scatterebbe una sanzione che va dalla retrocessione alla sanzione”.
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