Tiene banco il caso Mourinho-Serra esploso dopo Cremonese-Roma: gli scenari con i rischi per il direttore di gara
Il giorno dopo Cremonese-Roma, si parla ancora, e lo si farà ancora per un po’, del caso che ha coinvolto Josè Mourinho con il quarto uomo Marco Serra. L’espulsione del portoghese, l’ennesima della sua stagione, ha fatto discutere, ma ancor di più quanto è emerso sul comportamento dell’ufficiale di gara.
Mourinho ha lamentato frasi irriguardose di Serra nei suoi confronti, frasi che si possono intuire dal labiale visibile nei video circolati al termine della gara. La polemica infuria, i prossimi giorni chiariranno le effettive responsabilità del quarto uomo, con la Roma che si prepara a fare ricorso.
Sugli scenari disciplinari, è intervenuto a Calciomercato.it, intervistato da ‘TV Play’, l’ex arbitro Luca Marelli, illustrando i possibili sviluppi che la vicenda potrebbe avere.
“Hanno aperto un fascicolo, ascolteranno sia Mourinho che Serra e si prenderanno decisioni in merito sulla base di quello che emergerà – ha spiegato – Non mi sbilancio sul labiale e sulle ricostruzioni, nemmeno mi interessa. Forse le parole sono quelle, nel caso in cui venisse accertato, saranno presi i provvedimenti dovuti per Serra. Il rischio è il deferimento alla Procura federale con possibili sanzioni disciplinari”. Niente da fare, in ogni caso, per ‘salvare’ Mourinho in tempo per Roma-Juventus: “La squalifica seguirà il normale iter, una giornata rimarrà sicuramente, anche dovessero emergere responsabilità per Serra non ci sarebbero i tempi tecnici, per bene che andrà i protagonisti saranno ascoltati venerdì”.
Marelli ha poi commentato ulteriormente la vicenda, dal comportamento della Roma a quello del quarto uomo, fortemente criticato: “Squadre che fanno pressioni sull’arbitro? Che la Roma non sia facile da arbitrale è evidente, che ci siano ‘strategie’ in tal senso altrettanto, non nascondiamoci – ha aggiunto – La Roma non è l’unica, chiaramente, ma è un metodo che non ha molto senso. Queste ‘tattiche’ ormai non funzionano più, gli arbitri studiano sia squadre che allenatori e sanno perfettamente cosa devono aspettarsi. Ieri sera comunque è successo qualcosa di strano, si era appena tornati in campo dopo l’intervallo. Il comportamento di Serra non mi è piaciuto per niente, a partire dal linguaggio del corpo. Ha parlato a Mourinho dandogli le spalle: o non si apre il dialogo, o si apre del tutto. E poi, quelle mani in tasca, come fosse davanti a un pub. Era lì per svolgere un compito ufficiale, le mani in tasca io da quarto uomo non le ho mai messe nemmeno a cinque gradi sotto zero. La registrazione? C’è un bottone sotto la cintola che apre la comunicazione tra arbitro e assistenti, lo si apre solo in determinate occasioni (sostituzioni, segnalazioni varie) per non disturbare l’arbitro con voci dalla tribuna o dalle panchine. Posso pensare che in quel momento gli sia scappato di testa, più che aver evitato di proposito di non far ascoltare la conversazione all’arbitro”.
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