Arrivano le dichiarazioni del numero uno di RedBird, che parla di stadio e del progetto per far crescere il club rossonero
Sono giornate intense per Gerry Cardinale. Il numero uno di RedBird ieri – come vi abbiamo raccontato su Calciomercato.it – ieri è stato a Milano, dove ha incontrato il Sindaco Sala e il Presidente de La Regione Lombardia, Fontana. Un doppio summit per dare un’accelarata alla costruzione dello stadio.
In serata, Cardinale ha preso parte al Business of Football Summit, organizzato dal Financial Times. Tanti i temi trattati dal proprietario del Milan.
Immancabile, quello relativo allo stadio. Cardinale ha così fatto il punto della situazione. Costruire un nuovo impianto appare la priorità: “Sì, penso che in un mondo perfetto, è così. Le tre componenti che penso abbiamo la responsabilità di rendere i nostri partner e di aumentare il loro coinvolgimento sono i tifosi, il comune di Milano e la Serie A. E quindi se possiamo mantenerci all’interno del comune, cercheremo di farlo, ma deve funzionare per tutti. Non c’è stato un nuovo stadio, come ho detto, in Italia dal 2011. Non so perché. Ma sto dicendo che non ha molta importanza. Mi interessa vedere se possiamo entrare e avere un impatto positivo, ma deve funzionare per tutti. Quindi lo valuteremo in modo molto aperto. Non siamo emotivi, non abbiamo un programma preesistente. Cercheremo solo di capire qual è la migliore opportunità per tutti, compresi noi stessi”.
Sta così prendendo sempre più piede l’idea di costruire il proprio impianto nella zona de La Maura, a poco meno di due km da San Siro: “Farlo da soli? Se si potesse scegliere lo si costruirebbe da soli, in modo da essere padroni di noi stessi. Stiamo valutando diversi siti, tra cui quello vicino a San Siro, per vedere cosa sarebbe possibile fare, pensando anche ai nostri partner nel Comune di Milano e nella Regione Lombardia. E penso che possiamo apportare un valore reale, penso che possiamo trasformare l’area”.
Gerry Cardinale fa chiarezza anche sul progetto per far crescere il Milan: “Da quando abbiamo comprato il club c’è continuità, con un grande lavoro di Elliott, che ora possiamo portare al prossimo livello. Abbiamo una fenomenale fanbase a Milano e in Italia, i tifosi stanno facendo il loro lavoro noi dobbiamo fare il nostro, portare un valore aggiunto“.
Continuità con la gestione Elliott – “Uno dei punti del business plan è proprio questo, gli abbiamo chiesto se volevano fare parte della struttura a livello di capitale perché sono persone intelligenti ma RedBird ha il 100% delle quote. Per andare avanti e arrivare al prossimo livello abbiamo preso due top manager che arrivano da Elliott ma che si sono offerti loro alzando la mano e parlo di Furlani, che sostituisce Ivan Gazidis che ha fatto grande lavoro, come AD, e di Cocirio come CFO. Ho manager talentuosi intorno a me”.
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