Pep Guardiola col suo Manchester City ha un solo grande obiettivo da provare a raggiungere: la Champions. Nella rosa attuale c’è però qualche big in dubbio per le prossime annateÂ
Il Manchester City sta vivendo un’annata particolare. La Premier League è infatti guidata da tempo dall’Arsenal, che coltiva il sogno di strappare lo scettro dalle mani della compagine di Pep Guardiola. Un fronte da difendere, quello inglese, ed un altro da conquistare quello relativo alla Champions.
Da anni infatti il tecnico ex Barcellona sta provando a portare nella metà azzurra di Manchester il tanto agognato trofeo. Ogni estate la squadra viene potenziata e cambiata di qualche tassello con spese che nel corso degli anni hanno raggiunto cifre record. Nella prossima sessione estiva dell’altro potrebbe essere modificato, con anche un veterano come Kyle Walker che ha un futuro tutto da decifrare. Il difensore classe 1990 ha saltato parte della stagione per un infortunio all’inguine, ma resta ancora molto importante per i meccanismi della squadra di Guardiola.
Calciomercato, Walker e il futuro al Manchester City: in un annuncio ‘spunta’ l’Italia
Il contratto di Walker col City scadrà però nel 2024, e dunque non particolarmente in là nel tempo. Motivo per cui il Manchester dovrà proporre un rinnovo per evitare eventuali brutte sorprese, qualora l’inglese voglia provare una nuova avventura.
Walker è felice e rimane una figura chiave nei piani di Pep Guardiola ed è probabile che proseguano con le trattative contrattuali prossimamente. Al netto di tutto è però lecito porsi domande e a ‘Football Insider’ Alan Hutton ha detto la sua: “Non credo ci sia bisogno di mettersi alla prova da nessun’altra parte. Stai giocando nel miglior campionato del mondo in una delle migliori squadre del mondo, quindi perché vorresti lasciarlo? Ora ha concorrenza come Lewis, ma penso che Kyle Walker sia ancora il terzino numero uno lì. Ha ancora tanto da dare e a 32 anni ha ancora tanti anni davanti a sé”.
Infine lo stesso Hutton ha nominato anche la Serie A: “A meno che non arrivasse un’offerta sciocca e lui sognasse di andare in Italia e giocare lì, non vedo perché dovrebbe sentire il bisogno di andarsene”.Â