Pagelle e tabellino di Roma-Juventus, match valido per la 25esima giornata del campionato di Serie A TIM 2022/23
ROMA
Rui Patricio 7: finalmente torna decisivo. Reattivo su Di Maria, pronto nelle uscite, super pure su Rabiot.
Mancini 7,5: per lui è un buon momento di forma, gioca una partita sostanzialmente positiva, anche se sbaglia qualche uscita di troppo e si fa infilare da Kostic. I pericoli più importanti arrivano dalla sua parte. Poi trova il jolly col destro da fuori facendo esplodere l’Olimpico. Per poco non ne segna un altro, ma nella propria porta. Prende solo il palo. Provoca anche il rosso a Kean.
Smalling 7: sempre lucido nelle letture, capisce almeno un secondo prima degli altri dove andrà la palla e questo gli consente di disinnescare diverse situazioni rischiose in area.
Ibanez 6,5: Cuadrado lo punta spesso, lo salta poche volte cercando anche molto raramente il fondo. Non si sbilancia troppo, rischia in un paio di occasioni ma alla fine se la cava. Nel secondo tempo cresce, quasi in trance agonistica
Zalewski 5,5: nel primo tempo va parecchio in difficoltà, quando Kostic lo punta in campo aperto gli va via sempre con estrema facilità. In avanti si vede poco, arranca contro il serbo che spesso gli lascia vedere solo la targa. Nel secondo tempo un retropassaggio scellerrato stava per rovinare tutto. Dal 63′ Karsdorp 6,5: guardingo, giusto, un po’ in affanno ma come normale che sia con la Juve tutta in avanti. Reattivo e rabbioso nel recupero palla.
Cristante 6,5: deve fare da schermo davanti all’area, ragionando e giocando in pochi metri di campo sia col pallone che senza. Bravo a posizionarsi nel punto giusto, a volte va in affanno ma a centrocampo la Juve pressa con tanti uomini.
Matic 7: nel primo tempo forse il migliore in campo, rischia con una svirgolata in area che fa trattenere il fiato a tutto l’Olimpico. Ma gioca una partita possente, totale, il recupero su Fagioli in area esalta invece lo stadio.
Spinazzola 6,5: tiene a bada Cuadrado, è l’unica vera fonte di superiorità numericat per la Roma. Ha una grande chance nel primo tempo, ma non è lucido nel servire i compagni in area. Quando punta fa paura.
Pellegrini 6: anche oggi non al top, si nota anche se in realtà non fa nulla di sbagliato. Il primo tempo non è da mani nei capelli, ma fa il suo non avendo grandi sbocchi per incidere. Molto utile in più di un ripiegamento. Non sempre lucidissimo, fa le cose semplici. Anche troppo. Dall’86’ Belotti sv
Wijnaldum 6: praticamente la fa lui la punta, è l’unico a cercare la profondità o l’inserimento in area, ma servirlo in mezzo a tre diventa complicato. Si sbatte, corre tanto, partita complicatissima. Dal 73′ Abraham 6: prezioso nella sua area di rigore, soprattutto di testa. Si sacrifica.
Dybala 6: sulla carta punta, nella pratica centrocampista. Gira costantemente lontanissimo dall’area, non ha nessuno con cui dialogare o appoggiarsi. Svaria un po’ dappertutto, ma senza trovare spazi. Dal 73′ Bove 6: si mette davanti alla difesa a protezione, spazza senza complimenti.
Allenatore: Mourinho 7: vincere è l’unica cosa che conta. Stasera il motto juventino lui e la Roma lo fanno loro, completamente, sotto ogni punto di vista. Rinuncia a giocare, ad avere riferimenti offensivi, ad avere profondità. In avanti la squadra è inesistente, ma è rocciosa e solida, soffre ma con criterio, senza concedere troppo. Una vittoria di pal*e, di voglia, di protezione. Una vittoria da Mourinho.
JUVENTUS
Szczesny 6,5: risponde presente sul tiro di Dybala, non complicatissimo, nel primo tempo. Sul gol non può nulla, miracoloso e fortunato su Smalling.
Danilo 6,5: sempre più leader tecnico e carismatico. Attento, reattivo, Spinazzola si fa vedere più di una volta da quelle parti, non si scompone e lavora bene con i compagni. Nel finale di primo tempo le occasioni più importanti arrivano dai suoi cross. All’ultimo secondo ha il pallone del pari, ma tira centralissimo.
Bremer 6: bene nel primo tempo, lì in area non si avvicina nessuno. Di testa svetta, anche perché non ha avversari, tiene a bada i pochi inserimenti giallorossi.
Alex Sandro 6,5: è uno dei migliori nel primo tempo, è bravo a stringere e chiudere diversi palloni pericolosissimi in area. Si allarga con lucidità, gestisce con saggezza e reattività tutto quelli che gli capita. Esce per un problema fisico. Dal 46′ Bonucci 6: la Roma si fa vedere poco dalle sue parti, quando si trova attaccato risponde abbastanza bene.
Cuadrado 6: non è al meglio, lo si nota dalla poca esplosività e rapidità di passo. Non punta mai il fondo, cerca di andare dentro il campo ma senza riuscire mai a incidere o aprire la difesa della Roma. Pochi cross, forse nessuno. La giocata più bella la fa in copertura e poi prendendo il palo su punizione. Dal 90′ Kean 3: inqualificabile.
Fagioli 6: tatticamente gioca un buonissimo primo tempo, è propositivo, ragiona sempre in avanti anche quando deve pressare. Partita non eccezionale, ma di discreto livello. Allegri lo cambia per trasformare la Juve. Dal 59′ Chiesa 6,5: va a spasso per l’attacco, non trova posizione precisa ma è sempre reattivo ad accorciare per provare il tiro, oppure ad attaccare l’avversario. Si piazza poi a sinistra ed è incontenibile.
Locatelli 6: bene a inizio partita, è un po’ dappertutto, schermo fondamentale per recuperare tanti palloni davanti alla difesa e far ripartire l’azione. Poi però poca sostanza vera, la sua verve si affievolisce troppo presto. Dal 76′ Pogba 6: un pericolo, ma ha poco spazio.
Rabiot 5,5: cavallo mansueto stasera, anche troppo. Va al piccolo trotto, fa il compitino nella sua zona, ma si spinge pochissimo in area dove servirebbe più presenza. Quando lo fa prende un palo clamoroso di testa. Poi sul gol di Mancini è lentissimo a uscire, non annusa il pericolo e il 23 lo punisce.
Kostic 6,5: nel primo tempo è un fattore, continuo. Va via dove e come vuole al diretto avversario, ma in area la Juve è poco presente. È lì che i suoi dovrebbero spingere di più, da lì arrivano i pericoli e le occasioni maggiori. Forma strepitosa, gli manca qualcosina per essere più concreto, non solo per colpa sua. Rischia tantissimo su Ibanez, Allegri deve toglierlo subito. Dal 76′ Paredes 6: entra nel forcing della Juve.
Di Maria 6: gira troppo lontano dall’area, il suo sinistro magico non viene praticamente mai armato. Qualche buona giocata, anche utile, sulla trequarti, ma del Fideo poco e niente. Sui calci piazzati è importante, ma la Juve è poco cattiva. Si mette in proprio, Rui Patricio dice no.
Vlahovic 5,5: va detto che è una partita tremendamente complicata, la sua. Sempre in mezzo a una morsa, tra Smalling – che già è difficile da superare – e uno o altro due avversari. Ha pochissimo spazio, va a cercarsi il pallone qualche metro più indietro e aiuta bene la manovra. Pochissimi palloni giocabili, in due occasioni non è reattivo al punto giusto.
Allenatore: Allegri 6: la Juve gioca meglio della Roma, almeno ci prova. Andando a stringere, però, di occasioni vere e proprie – oltre al palo di Rabiot – se ne ricordano pochine. La disattenzione sul gol è grave, è di squadra e non solo di Rabiot. Il centrocampo aiuta poco la manovra e manca concretezza. La prestazione non è negativa, anzi meritava qualcosa in più, prende tre pali. Nel secondo tempo tante potenziali occasioni, tra sfortuna e una Roma rocciosa finisce così.
Arbitro: Maresca 6,5: partita sempre complicata, ma molto corretta. Non ci sono episodi particolari, quelle poche situazioni le gestisce bene. Anche quella sul fallo di Kostic su Ibanez con la panchina della Roma che esplode letteralmente. Mantiene la calma: buona prova.
Roma-Juventus, il tabellino
Marcatori: 53′ Mancini (R)
Ammoniti: Locatelli (J), Matic (R), Cristante (R), Spinazzola (R), Kostic (J)
Espulsi: al 90′ Kean
ROMA (3-4-2-1): Rui Patricio; Mancini, Smalling, Ibanez; Zalewski, Cristante, Matic, Spinazzola; Pellegrini, Wijnaldum; Dybala.
A disposizione: Svilar, Boer, Karsdorp, Llorente, Kumbulla, Celik, El Shaarawy, Camara, Bove, Abraham, Volpato, Belotti.
Allenatore: Mourinho.
JUVENTUS (3-5-2): Szczesny; Danilo, Bremer, Alex Sandro; Cuadrado, Fagioli, Locatelli, Rabiot, Kostic; Di Maria, Vlahovic.
A disposizione: Pinsoglio, Perin, Bonucci, Chiesa, Gatti, Iling Junior, Miretti, Kean, Paredes, Pinsoglio, Pogba, Rugani, Soulé, Barrenechea.
Allenatore: Allegri.
Arbitro: Maresca. Assistenti: Carboni-Lo Cicero. IV uomo: Ayroldi. Var: Aureliano. Avar: Paganessi.