Jose Mourinho porta a casa una vittoria storica contro un rivale storica come la Juventus, tenendo il ritmo delle avversarie per la Champions
Con una partita forte, solida e di pura determinazione in campo, la Roma conquista tre punti fondamentali in chiave Champions ma anche una vittoria contro una rivale storica come la Juventus. Una serata da Mourinho, che nel postpartita ha sottolineato le difficoltà e i limiti dei giallorossi.
Lo Special One ha spiegato la scelta di rinunciare a una punta: “C’era un piano di gioco, visto che Bremer giocava centrale e nei duelli individuali, in velocità e nel corpo a corpo è difficile da battere. Abbiamo avuto una buona superiorità numerica a centrocampo, non volevamo pressarli troppo, ma lasciarli giocare e compattare il blocco. Dopo l’inizio del secondo tempo abbiamo pensato di cambiare un po’, dovevamo pressare Bonucci che ha una qualità fantastica nei piedi. La storia è cambiata con il gol, è stata una lotta difficile, ma abbiamo portato il risultato a casa dopo il disastro di Cremona ed era molto importante vincere”.
Roma-Juventus, Mourinho: “Dopo Cremona abbiamo sofferto troppo. Manca il dna”
La Roma ha fatto una partita di pura concentrazione, mentalmente sempre al top, anche se a volte con un po’ di fortuna.
A Mourinho viene chiesto cosa manca per vedere sempre questo tipo di livello mentale: “Magari anche un po’ di dna, anche del club. Che sono le cose più difficili da assimilare e da cambiare. Ci sono dei club dove tu sei obbligato a vincere ogni partita. Ho vinto un campionato con 100 punti e perso uno con più di 90. Poi ovviamente si perde e si pareggia, ma abbiamo questo problema come testa e mentalità di giocare sempre ad altissimo livello. Ma quello che definisce il carattere grandioso dei ragazzi, di gente buona, che vuole fare bene e soffre quando non ci riesce, è il tipo di risposta dopo i momenti più brutti. Non è una squadra che vive tranquillamente dopo un disastro come Cremona. È una squadra che ha vissuto tre giorni di sofferenza oltre che di preparazione. Per questo complimenti ai ragazzi. Loro hanno fatto questo salto in tre giorni, tutti hanno avuto un livello altissimo”.
Poi su Mancini: “È in un ottimo momento fisico e tecnico, è molto più tranquillo, ha fatto già qualche cross importante. Ovviamente non ci aspettavamo di vincere con un gol così di Mancini, ma l’importante è averlo fatto compensando i tre punti persi a Cremona. La squadra è stata squadra, quello che ha fatto Matic in ripiegamento lo ha fatto anche Pellegrini, che ha coperto su Di Maria anche se il suo uomo era Locatelli. Lo hanno fatto anche Tammy e Belotti, questo sforzo extra è necessario non solo con la Juve ma anche con le altre, perché tutti i punti sono importanti. La Juve se oggi vince va a 6 punti da noi e sentiamo il loro respiro. Era importante andare a +12, ora invece di guardare dietro possiamo guardare altro, anche a quelli che sono davanti a noi”.