De Laurentiis dal suo Napoli al momento del calcio italiano ed europeo: “Lo sport deve essere lo specchio della legalità. Superlega? Prevale il merito”. Le sue parole
Anche Aurelio De Laurentiis è intervenuto all’incontro ‘Regolamento del giuoco del calcio fra teoria e prassi’, in corso al Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli’.
Il patron del Napoli ha esordito così: “Vorrei cancellarle ogni dubbio sul mio essere tifoso del calcio Napoli. Mio padre Luigi mi ha portato alle partite dove veniva portato in processione il ciuccio. La mia famiglia produsse il film l’Oro di Napoli. Mio nonno per amore fondò un pastificio a Torre Annunziata. Lei crede che se non fossi tifoso del Napoli sarei rimasto per 19 anni? Io sono tifoso di Napoli città. Napoli deve avere una centralità a livello europeo. Io combatto ancora per privilegiare l’immagine di Napoli in tutto il mondo. L’arricchimento ma anche l’incasinamento nasce nel 1200, con le battaglie dei comuni. Io lotto per equiparare il sud al nord, non a caso sono proprietario del Bari. Mi chiedono cosa accadrà se sale in Serie A? Lo cederemo a chi ci darà la garanzia di chi sa gestire un’opera di ingegno”.
ADL si è poi espresso sul calcio di oggi: “Veltroni, nel ’96, ha stabilito che i club non erano solo club, ma società per azioni con finalità lucrative. È cambiato il mondo. Venivano da una conduzione vecchia ed obsoleta. Se immagina che la legge Melandri che ci rompe i coglioni da vent’anni e ci chiede di curare i bilanci in perdita allora bisogna fare tabula rasa. Bisogna ricominciare a raccontare tutto da capo. Se uno pensa che ci sono due realtà calcistiche che salgono per merito in Serie A ma che fanno 2000 presenze in TV e nessuno vede crea un problema. La Formula 3 non può restare nella Formula 1. Il campionato di calcio che non compendia determinate capacità economiche è un campionato già compromesso. Lo Stato, poi, è assente”.
“Dicono che siete miliardari, che strapaghiamo in calciatori. Il vero problema sono i procuratori. Ho chiesto alla FIGC di studiare un modo per far sì che le società vogliano fare da procuratori. Se voglio fare un contratto di 8 anni voglio poterlo fare. Se un calciatore cambia procuratore, questo deve guadagnare”, ha proseguito il presidente del club azzurro
“C’è stato un procuratore Mino Raiola che prendeva 25-30 milioni di commissione. Poi si creano casini e fallimenti. Abbiamo la FIFA che avete visto che cosa ha combinato, si sono rubati miliardi e miliardi. Sono fuori da qualsiasi giurisdizione e nessuno li controlla. Io che sono per la legalità vengo contestato e mi si dice che non sono tifoso. Se io vi faccio vedere quanti sono stati arrestati della Lazio per spaccio di droga. Io non faccio entrare nulla ai nostri tifosi, per fortuna sono stati arrestati. C’è modo e modo per sostenere la squadra. In Inghilterra, allontanando gli hooligans si è fatto uno stadio a misura di bambino. Da noi si caccia via il bambino che ha il suo posto”.
Infine, sul tema Superlega: “Il merito prevale. La Uefa deve togliersi la cloche del comando, deve essere segretariato generale. 27 paesi europei, le prime x che si qualificano devono partecipare a questo campionato europeo altrimenti queste palline con cui fanno anche dei bluff devono sparire, perché poi vincono sempre le stesse. E lo sport deve essere lo specchio della legalità. A furia di dire vinciamo, ci portiamo iella da soli. Bisogna essere silenziosi, le onde negative si propagano. Tu hai la militanza contraria alla napoletanità. Tutti i migliori avvocati vengono da Napoli. Sconfitta con la Lazio incidente di percorso salutare: così non rischia di sedersi. Sarri è stato paraculo: ha bloccato i terzini, Kvara ha fatto la cagata di toccarla a Vecino e quello ha segnato. Champions o scudetto? Mi auguro entrambi”.
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