Fuori e dentro dal campo, Lautaro sa come guidare la sua squadra. La crescita come giocatore ma anche come persona è innegabile, e il gol contro il Lecce lo avvicina a Osimhen nella classifica capocannonieri
Un capitano tiene unita la squadra, supporta i compagni, li aiuta nel momento del bisogno, li elogia quando sono da elogiare e si prende le proprie responsabilità. Lautaro Martinez, queste caratteristiche, le ha tutte.
Da quando la fascia da capitano è stata tolta dal braccio di Skriniar e attaccata a quello dell’argentino, il Toro ha sempre dimostrato di meritarsela. Dopo la pesantissima sconfitta a Bologna si è presentato ai microfoni e alle telecamere di Sky per prendersi le proprie responsabilità e chiedere personalmente scusa ai tifosi per la sconfitta.
Un atteggiamento da vero leader, che anche nella sfida di domenica pomeriggio contro il Lecce è venuto fuori. Al 53′ l’attaccante argentino ha segnato il 2-0 che ha praticamente chiuso il match contro una squadra che già stava faticando a rendersi pericolosa. Il capitano nerazzurro ha esultato abbracciando Denzel Dumfries, autore dell’assist, e indicandolo rivolto a un pubblico che, non contento della prestazione dell’olandese, aveva iniziato a rumoreggiare.
L’amore per la maglia dell’Inter è innegabile. Ai microfoni di TVPLAY il suo agente, Alejandro Camano, ha parlato molto del fatto che la permanenza di Lautaro all’Inter non dipende dai risultati o dalla qualificazione in Champions il prossimo anno. Ha anche aggiunto che gli piace pensare che Lautaro potrebbe finire la carriera in nerazzurro, ma il calcio di oggi è diverso da quello di una volta.
L’attaccante argentino non è un vero leader solo fuori dal campo ma anche dentro. I numeri parlano chiaro, 17 reti segnate nella stagione corrente in tutte le competizioni e 7 assist.
Il gol segnato contro il Lecce è il terzo consecutivo in casa. In Serie A con 14 reti segnate è secondo solamente a un certo Victor Osimhen, che ne ha messe a segno 19. La crescita del giocatore è innegabile, con numeri da prima punta. In due anni è diventato il vero punto di riferimento dell’Inter, quel giocatore di cui Simone Inzaghi non riesce e probabilmente non può mai fare a meno.
Anche i tifosi sono sempre più innamorati di lui. E dopo la delusione Skriniar, tremano all’idea che questa estate possa essere messo sul mercato da una società in piena crisi economica.
Nome nuovo sul taccuino di Giuntoli e della dirigenza della Juventus per il centrocampo: i…
E' la sorpresa della giornata. Il tecnico portoghese ha annunciato l'impiego del giovane classe 2008.…
Tomori nel mirino dalla Juventus come Kalulu, le dichiarazioni sul mercato del Milan gettano luce…
Nella Juventus del futuro, potrebbe esserci anche Alessandro Del Piero: l'ex numero dieci fa un…
La Roma stenta di nuovo, anche contro la decima in classifica del Belgio, e monta…
Prosegue la marcia d'avvicinamento dell'Inter alla super sfida contro il Napoli di domenica sera. Intanto…