Il club rossonero ha blindato giocatori importanti in difesa e a centrocampo. La situazione attacco, invece, resta ingarbugliata
Le critiche a Rafael Leao sono ormai all’ordine del giorno. E’ svogliato, sbaglia troppi gol, non sa calciare da fuori, non riesce a restare dentro la partita per novanta minuti… Questi sono alcuni dei commenti che giornalisti e tifosi indirizzano al portoghese sistematicamente. Il talento di Leao è immenso ma non sempre, effettivamente, riesce ad esprimersi al 100%.
E’ vero, però, che esiste un Milan con il portoghese e un altro senza. La partita contro la Fiorentina lo ha dimostrato ancora una volta. L’unico a provarci veramente è stato il solito Olivier Giroud. Ante Rebic e Divock Origi non pervenuti e non è certo la prima volta. Interrogarsi su quello che sarà l’attacco del Milan del futuro appare più che ovvio.
Leao è la vera stella del Milan e lo dimostrano i numeri. Il portoghese è quasi in doppia doppia cifra pur giocando da esterno d’attacco: sono nove i gol segnati e dieci gli assist.
Leao in campionato è stato fuori per squalifica sia contro il Napoli che contro la Fiorentina e il Milan ha perso sempre con il risultato di 2 a 1. E’ partito dalla panchina in altre quattro circostanze e la vittoria è arrivata solo una volta, contro il Monza, poi due sconfitte e un pareggio
Milan-Napoli 1-2 (fuori per squalifica)
Milan-Monza (partito dalla panchina) 4-1
Cremonese-Milan 0-0
Milan-Sassuolo 2-5 (partito dalla panchina) 2-5
Inter-Milan 1-0 (partito dalla panchina)
Fiorentina-Milan 2-1 (fuori per squalifica)
Appare evidente che il Milan con Leao in campo dal primo minuto è tutta un’altra storia. Leao sarebbe il giocatore a cui affidare l’attacco dei rossoneri per il futuro ma la sua situazione contrattuale non si sblocca.
Ve lo stiamo ormai raccontando da tempo: Paolo Maldini e Frederic Massara stanno provando a trovare un accordo con il suo entourage ma fin qui la fumata bianca non è arrivata. Ci sono ancora diversi nodi da sciogliere e la presenza di diversi attori chiamati in causa, dal padre, passando per l’avvocato Dimvula e Jorge Mendes, non facilita le cose. C’è sempre da fare i conti, inoltre, con una multa da circa 19 milioni che Leao deve versare nelle casse dello Sporting.
Il Milan si è mostrato fiducioso, anche perché il giocatore ha manifestato la volontà di restare, ed è intenzionato ad abbattere il muro dei sette milioni di euro netti, con i bonus, ma la fumata bianca non è ancora arrivata e l’estate si avvicina. Con il contratto in scadenza nel 2024, a giugno Maldini e Massara si troverebbero, inevitabilmente, davanti ad un bivio: vendere o continuare a trattare rischiando di perderlo un anno dopo a zero?
E’ evidente che i prossimi mesi di Primavera saranno fondamentali ma il rischio di ritrovarsi con un attacco tutto nuovo di zecca è alto. Se la difesa e il centrocampo hanno certezze importanti, con Maldini e Massara che sono riusciti a blindare tutti, in attacco c’è anche l’incognita Giroud.
L’accordo, alla fine, tra il Milan e il francese verrà trovato ma il prossimo 30 settembre saranno 37 gli anni. Come abbiamo scritto su Calciomercato.it, dopo l’incontro a Casa Milan tra le parti la distanza è davvero minima.
Il francese, chiaramente, va benissimo per il presente ma per il futuro serve ben altro. Giroud e Leao sono le uniche certezze di oggi e questo fa paura perché le alternative Ante Rebic e Divock Origi hanno deluso ampiamente e Ibra è rientrato solo da pochissimo. Lo hanno fatto a Firenze, non riuscendo a dare il loro contributo. Il croato fin qui ha segnato solo tre gol, ad inizio stagione. Il belga, che sarebbe dovuto essere co-titolare dell’ex Chelsea, addirittura due. Se le cose non cambiano in estate potrebbero fare le valigie.
Mercoledì c’è la Champions e il Milan chiaramente si aggrapperà ai suoi due grandi attaccanti, Giroud e Leao, che hanno tutto per trascinare la squadra fino al termine della stagione ma a giugno bisognerà intervenire con forza per guardare al futuro con ottimismo, anche in avanti.
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