Il giornalista ed esperto del mondo Inter, Fabrizio Biasin, ha parlato quest’oggi a Tv Play della squadra nerazzurra e del tecnico Inzaghi
Rialzarsi dopo un risultato negativo, senza dubbio, non è mai scontato. L’Inter ci è riuscita immediatamente, battendo in maniera netta il Lecce targato mister Marco Baroni fra le mura di San Siro. Decisive, in tal senso, le marcature messe a referto da Henrikh Mkhitaryan e capitan Lautaro Martinez, con quest’ultimo che sta letteralmente trascinando i suoi compagni a suon di gol e ottime prestazioni.
Vincere aiuta a vincere, ma non si può essere troppo soddisfatti per questo risultato. D’altronde, la ‘Beneamata’ si è resa protagonista in Serie A di numerosi passi falsi, troppi per un club così prestigioso che ambisce alla conquista dello Scudetto. Di conseguenza ora è necessario rimanere concentrati al massimo, senza farsi distrarre da ciò che è già stato fatto. La qualificazione alla prossima Champions League è tutt’altro che scontata: sia le due romane che i cugini del Milan potrebbero beffare i nerazzurri nelle settimane a venire, quindi Dzeko e compagni non dovranno mollare neanche di un centimetro.
La società, dal canto suo, osserverà attentamente il lavoro di Simone Inzaghi da qui a fine stagione, aspettandosi sicuramente un rendimento migliore in campionato. Di Inter e Inzaghi ha parlato quest’oggi il noto giornalista Fabrizio Biasin, intervenuto ai microfoni di Calciomercato.it sul canale Twitch di Tv Play: “Simone Inzaghi ha vinto la sfida con Xavi, tant’è che uno è agli ottavi di Champions e l’altro no. Non avrà fatto filotto da quattro o cinque gare, ma qualche bella partita io l’ho vista“.
Il collega ha aggiunto: “Mediaticamente si tratterà male Inzaghi per cambiarlo, come è stato fatto con Spalletti che adesso è il migliore. Nel suo piccolo ha vinto due coppe ed è arrivato secondo nella passata stagione, non è che abbia fatto proprio schifo. E anche quest’anno può dire la sua“.
Dal punto di vista tecnico/tattico Biasin ha le idee chiare: “Nel periodo novembre-dicembre 2021 l’Inter era a un altro livello. Non è questione di ripartenze, bensì d’intensità di gioco. Continuo a credere che questa squadra possa dare il massimo soltanto con Brozovic play e Calhanoglu al suo fianco. In caso contrario il gioco sarà sempre limitato, anche se non brutto“.
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