Fine settimana amaro per diverse big in campo, voci di esonero che tornano immediate oltre a quelle sul futuro del club
E’ stato un weekend calcistico piuttosto intenso, con diverse sfide importanti, in tutti i campionati. I verdetti emessi sono stati positivi per qualcuno, per altri decisamente meno. Per esempio, la Juventus è incappata in una sconfitta dolorosa contro la Roma, frenando nelle proprie ambizioni di rimonta in classifica. Ora, la qualificazione in Champions, al netto della penalizzazione, appare davvero un miraggio.
Anche peggio è andata, però, al Manchester United, che ha riportato una disfatta storica e clamorosa in casa del Liverpool. Un netto 7-0 per i ‘Reds’, che si rilanciano prepotentemente nella corsa al quarto posto in Premier League, mentre per i ‘Red Devils’ è una frenata che di sicuro non ci si attendeva in queste proporzioni e che un po’ spegne gli entusiasmi per la conquista della Carabao Cup la scorsa settimana. Con il Newcastle, è arrivato il primo trofeo per lo United da sei anni a questa parte. E ora, inevitabilmente, torna un po’ in discussione la figura di Erik Ten Hag in panchina.
Dopo la bufera di inizio stagione, risolto il ‘problema’ Ronaldo, dopo il Mondiale lo United ha ingranato decisamente un’altra marcia. Prima della disfatta di ieri, l’unico ko era arrivato con l’Arsenal capolista. Per il resto, risultati positivi in serie che hanno riportato la squadra in terza posizione in campionato. E poi la Carabao Cup vinta, i quarti di finale in FA Cup, il passaggio agli ottavi di Europa League battendo il Barcellona.
Tutto questo, al di là della comprensibile amarezza, fa sì che diversi commentatori e tifosi dello United mantengano fiducia nell’attuale allenatore, che sembrerebbe essersi avviato sulla strada giusta. Altri, però, non la pensano così, e simili passaggi a vuoto, difficilmente giustificabili – lo stesso allenatore ha parlato di sconfitta ‘inaccettabile’ e di atteggiamento ‘non professionale’ da parte dei suoi – lascerebbero dubbi sulla effettiva consistenza del progetto. Sui social, tra commenti ironici e richieste di una svolta decisa – qualcuno invoca anche all’acquisizione societaria da parte di qualche colosso arabo defenestrando i Glazer – il partito dei pro esonero di Ten Hag riprende vigore. Chissà che la pista United non torni di attualità, ad esempio, per Zinedine Zidane.
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