Anche contro la Roma sono apparse abnormi le difficoltà di Vlahovic, ma dall’attaccante serbo si capisce lo stato di salute della Juventus
Nel duello rusticano tra Mourinho ed Allegri, una lotta nel fango, è uscita vincitrice una Roma melmosa, che ha saputo trovare la zampata decisiva. La Juventus, invece, ne è uscita impantanata e sconfitta. In tutto questo, si è aperta una voragine di nome Dusan Vlahovic.
Dall’esatto momento in cui l’arbitro Maresca ha fischiato la fine del match dell’Olimpico, si sono alzate tumultuose le critiche al numero ‘9’ bianconero. Colpevole di non essersi inventato il gol nell’unica palla giocabile ricevuta dentro l’area avversaria. In 90′ esatti sono stati solamente 18 i palloni toccati da Vlahovic, mai coinvolto nella manovra offensiva e costretto a rinculare fino a centrocampo per ricordarsi l’effetto che fa un pallone che incappa sul proprio mancino. Nel frattempo, però, è già partita la cantilena di dubbi, incognite, flop e delusioni. La realtà è che Dusan Vlahovic è il termometro dello stato di salute della Juventus e l’ultimo rilevamento è preoccupante.
Franco Battiato in ‘Prospettiva Nevski’ cantava “com’è difficile trovare l’alba dentro l’imbrunire”. Ed è proprio quello che è chiamato a fare Massimiliano Allegri: trovare il modo di far sorgere un nuovo sole in Dusan Vlahovic, mentre il ragazzo sta entrando in un tenebroso stato mentale.
Le critiche fanno parte del gioco, specialmente se sei stato pagato come nessun altro giocatore prima in una sessione invernale di mercato e se passi dalla Fiorentina alla Juventus come eccellenti predecessori. Dietro ad una continua caccia al colpevole, che a Torino parte sistematicamente dopo ogni caduta, deve esserci una riflessione più ampia che non possa fermarsi solamente all’attaccante serbo. È vero, sul piede debole deve lavorare ancora molto, così come nell’ampliare la propria gamma di movimenti offensivi. Il gioco della squadra, però, deve anche mettere in condizione il proprio attaccante di performare al meglio.
Nelle prossime settimane la priorità di Allegri deve essere Dusan Vlahovic. Quando il serbo tornerà a segnare con continuità, che è l’esatto motivo per cui è stato comprato a quelle cifre, allora significherà che la Juventus sta finalmente bene e i risultati arriveranno di conseguenza. Il termometro di questa squadra è proprio il numero ‘9’ e la cura di Allegri per la Juve deve partire necessariamente da lui.
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