Dusan Vlahovic ancora deludente e a secco nel match di Europa League contro il Friburgo. Nuove nubi si addensano sul futuro alla Juventus del centravanti serbo
Primo tempo di Juventus-Friburgo: Dusan Vlahovic, lanciato a rete dall’imbeccata del solito Di Maria, incespica sul pallone senza riuscire a saltare Ginter nell’uno contro uno col difensore tedesco. E’ la fotografia del match del centravanti serbo, poi sostituito nella ripresa da Chiesa.
Impalpabile e avulso dal gioco a parte qualche sponda lontana dalle zone che contano, il numero 9 bianconero è entrato in un vortice dal quale fatica ad uscire. Dopo il ritorno in campo per la sosta forzata ai box causa pubalgia, Vlahovic aveva ritrovato la via del gol con la doppietta contro la Salernitana e il sigillo nell’andata dei playoff di Europa League col Nantes. Sembrava sulla retta via per riprendersi il tempo perduto e marcare finalmente la differenza, invece dalla sfida europea con i francesi l’ex viola si è nuovamente smarrito e non timbra il tabellino dei marcatori da cinque partite tra campionato e coppa. Vlahovic è all’asciutto dal 16 febbraio e la sua media realizzativa si è ulteriormente alzata, visto che dopo 25 partite stagionali con 10 centri all’attivo segna una rete quasi ogni 200 minuti. Statistica che non fa fede sicuramente al potenziale del bomber classe 2000 e soprattutto all’oneroso investimento da 81 milioni di euro (più eventuali dieci di bonus) che ha permesso alla Juve di strapparlo alla Fiorentina e alla concorrenza dell’Arsenal.
Allegri sta usando bastone e carota per spronare Vlahovic, con allenamenti personalizzati alla Continassa e pubblicamente incoraggiando il giocatore: “Dusan sta meglio fisicamente, è importante per noi, anche se fare il centravanti nella Juventus dà delle responsabilità diverse. Deve stare sereno, magari domenica con la Sampdoria segna e si sblocca“, le parole in conferenza stampa dell’allenatore livornese che all’uscita dal campo ha abbracciato il serbo.
A sostegno di Vlahovic anche il pubblico dell’Allianz Stadium, che ha cercato di caricarlo durante la partita e visto il momento difficile lo ha a lungo applaudito durante la sostituzione con Chiesa. L’attaccante di Belgrado in campo contro il Friburgo è parso più volte sconsolato, quasi inerme nel non riuscire ad incidere nonostante le intuizioni dello scatenato Di Maria e i cross al bacio del connazionale Kostic. Anche il futuro sotto la Mole è più nebuloso che mai, con la ‘Vecchia Signora’ che continua comunque a considerare Vlahovic centrale nel progetto bianconero malgrado la crisi degli ultimi tempi. C’è un rischio però per la Juve: che il serbo si svaluti e che in futuro decida di lasciare Torino per una cifra decisamente più bassa rispetto al suo reale valore o alle pretese della dirigenza della Continassa, che in caso di cessione vorrebbe intascare un assegno a tripla cifra per il numero 9.
Intanto prosegue il pressing delle big di Premier League con il Manchester United in prima fila, senza dimenticare il sondaggio del Real Madrid. Ma attenzione alla corte del Bayern Monaco, con Vlahovic che rimane sulla lista della spesa dei bavaresi insieme a Kane e Gonzalo Ramos per la prossima estate come raccolto da Calciomercato.it. Il sodalizio campione di Germania è a caccia di un centravanti di livello internazionale e la punta della Juventus rappresenta il piano B del Bayern se dovesse sfumare l’assalto al capitano del Tottenham, primo obiettivo per l’attacco di Nagelsmann. Non eventualmente alle cifre che chiederebbe la società bianconera: la corazzata tedesca non si spingerebbe oltre i 60-70 milioni di euro per cartellino di Vlahovic, cercando di sfruttare gli ottimi uffici con la controparte juventina. Alla Continassa si augurano però che l’attaccante serbo torni ad accendere la luce dal buio pesto dell’ultimo mese per prendersi definitivamente la Juve.
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