Calciomercato Inter, Inzaghi sulla graticola: il possibile ritorno di Antonio Conte è un’opzione da non trascurare. Cosa sta succedendo in casa nerazzurra.
Ci sono sliding doors che possono cambiare il destino di intere stagioni. Come non definire tale il match del Do Dragao per l‘Inter di Simone Inzaghi. I nerazzurri dopo il passo falso in campionato contro lo Spezia non possono più permettersi di fallire. Centrare i quali di finale di Champions League permetterebbe ad Inzaghi di provare ad incollare le tessere di un mosaico che con il passare delle settimane sembrano essere sempre meno granitiche.
Il tecnico piacentino si gioca tanto, se non tutto. Perdere contro i lusitani potrebbe contribuire a scrivere la parola fine all’avventura in nerazzurro dell’ex tecnico della Lazio. Non nell’immediato, ma quasi sicuramente a fine stagione. Dopo i segnali guardinghi lanciati nelle scorse settimane da Beppe Marotta, infatti, l’Inter non avrebbe affatto digerito gli ultimi deludenti risultati in campionato.
Sebbene anche contro lo Spezia per l’ennesima volta Lukaku e compagni abbiano creato un numero enorme di palle gol, nei momenti clou della gara non sono riusciti a trovare il guizzo vincente. Un problema psicologico, di mancanza di cattiveria, che pende come una spada di Damocle sulla stagione dell’Inter influenzandone negativamente i risultati. E così l’ombra di Conte comincia nuovamente a volteggiare in casa nerazzurra.
Calciomercato Inter, il ritorno di Conte e il riscatto di Lukaku: la possibile formazione nerazzurra
Secondo quanto riferito da Tuttosport, infatti, Antonio Conte sarebbe ancora nei pensieri dell’Inter. I messaggi lanciati dal tecnico salentino nelle ultime settimane sono stati inequivocabili. Conte avverte la nostalgia dell’Italia: intende riavvicinarsi alla famiglia e dunque ritornare nel Belpaese.
Che possa decidere di prendersi un anno sabbatico non è da escludere. Tuttavia l’Inter avrebbe posto le prime basi per capire la fattibilità dell’operazione. Un corteggiamento sotto traccia per cominciare a comprendere le reali intenzioni del tecnico con il quale i nerazzurri sono ritornati a mettere le mani sullo Scudetto. Una suggestione che potrebbe prendere corpo nel corso delle prossime settimane e magari spianare la strada al riscatto di Romelu Lukaku. Il futuro dell’attaccante belga, che non sta vivendo affatto una stagione semplice, è un rebus ancora tutto da sciogliere. Il sodalizio con il tecnico che è riuscito a valorizzarlo come mai nessuno prima potrebbe però facilitare l’operazione. Quello che è (quasi) certo, comunque, è che Conte abbia ormai caldeggiato seriamente l’idea di lasciare il Tottenham.
Il ritorno di Conte all’Inter e i possibili cambi nella formazione iniziale
Spingiamoci oltre e proviamo ad ipotizzare quale potrebbe essere l’undici titolare. Con Conte in panchina, è chiaro che Barella e Lautaro Martinez potrebbero essere incentivati a restare. La sempre più probabile partenza di Dumfries porterebbe poi Marotta a scandagliare il mercato degli esterni. Il sogno resta Hakimi ma occhio alla situazione Cancelo: il portoghese, infatti, non dovrebbe essere riscattato dal Bayern Monaco. Una nuova soluzione in prestito intrigherebbe e non poco i meneghini. Come piste italiane occhio a Singo e Lazzari. Il tema difesa poi diventerebbe di stretta attualità.
Conte potrebbe spingere per l’acquisto di Romero o magari provare a capire i margini di un eventuale ritorno di Koulibaly in Serie A. Al centro del reparto spazio a Scalvini che ha quelle qualità in impostazione che tanto piacciono all’ex tecnico della Juve, che farebbe del gioiello dell’Atalanta una sorta di play basso alla Bonucci. Le situazioni low cost, però, non possono essere trascurate. Da Smalling (per il cui acquisto ha già spinto in passato) a N’Dicka, che non hanno ancora rinnovato i loro contratti con Roma ed Eintracht. Infine un focus sull’eventuale innesto in mediana. Kessié per costi ed adattabilità alla Serie A rappresenterebbe un’opzione intrigante anche per la sua polivalenza. Impiegabile soprattutto come mezzala di rottura, l’ivoriano è in grado di agire all’occorrenza anche come trequartista alle spalle delle due punte. Soluzione già testata da Conte con Arturo Vidal e che Pioli sperimentò nell’ultima parte di stagione dell’esperienza del “Presidente” al Milan.