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Inzaghi spalle al muro prima di Porto e Juve: “Non è da Inter”

Clima difficile attorno a Simone Inzaghi dopo il tonfo contro lo Spezia in campionato. Il tecnico dell’Inter deve rialzarsi con Porto e Juventus

Match da non sbagliare per l’Inter domani sera al ‘Dragao’ contro il Porto, match di ritorno degli ottavi di Champions League.

Inter, Di Canio fa fuori Inzaghi
Simone Inzaghi – Calciomercato.it

I nerazzurri ripartono dal prezioso successo per 1-0 maturato a San Siro, anche se il clima ad Appiano gentile non è dei migliori dopo il tonfo di venerdì sul campo dello Spezia. Il presidente Zhang e la dirigenza si aspettano un’immediata scossa da Simone Inzaghi, che è tornato in bilico in panchina e si gioca il futuro da qui a fine campionato. Paolo Di Canio in merito, intervenuto su ‘Sky Sport’, non risparmia critiche al tecnico piacentino: “L’Inter sembra in autogestione. Inzaghi è in grado di stimolare giocatori così, a gerarchie cambiate? Brozovic è diventato prima riserva, Lukaku era titolare inamovibile e ora gioca per far riposare Dzeko. Non è neanche facile gestire”.

Bergomi punta il dito contro Zhang: “L’Inter si indebolisce ogni anno”

L’ex attaccante rincara la dose: “Inzaghi è un bravissimo allenatore ma ha delle lacune. Faccio l’esempio della Supercoppa: la vinci, la porti a casa, mi aspettavo che dopo dicesse ‘ragazzi, bravi tutti ma mettiamo questa coppa in bacheca e ora mangiamoci gli avversari in campionato che abbiamo tutto un girone davanti’. Macché: classica filastrocca narcisista per togliersi i sassolini dalla scarpa contro chi lo critica… Questa comunicazione è sbagliata. Va detto con grande chiarezza: Simone Inzaghi, attualmente, non è un allenatore da Inter“.

Inter, Bergomi: "Serve chiarezza dalla società"
Belle Bergomi – Calciomercato.it

Sul momento dell’Inter è intervenuto anche un grande ex come Beppe Bergomi. L’ex capitano e difensore mette nel mirino soprattutto la gestione societaria e della proprietà: “Ci tengo a fare un’osservazione molto importante. L’Inter, tre anni fa, ha vinto lo scudetto. Di solito, in una situazione normale, la proprietà rafforza la squadra per provare a rivincere l’anno dopo e per poter migliorare il cammino in Champions. Qui, invece, c’è indebolimento praticamente ogni anno. Così non va bene, serve chiarezza”.

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