Anche la seconda carta Covisoc potrebbe esser poco rilevante per la Juventus nell’ambito del processo sportivo
Nell’edizione odierna del ‘Corriere della Sera’, si parla di una seconda possibile ‘carta’ che i legali di Paratici e Cherubini sono pronti a chiedere. Si tratterebbe di un secondo step dopo che la prima carta, la nota 10960 del procuratore della Figc Chiné è stata rilasciata agli interessati dopo l’intervento del TAR, con annessa battaglia legale con la Figc.
La prima carta ha un contenuto poco rilevante. Nella seconda cosa si pensa di trovare? Si cercano riferimenti della Covisoc (l’organo della Federcalcio che controlla i conti delle società ) sui bilanci della Juventus, che possano indicare come l’inchiesta possa essere retrodatata.
Il senso del lavoro degli avvocati della difesa è quello di provare a cambiare il punto di vista sul falso in bilancio. Ed anche quello di spostare i termini che possono determinare andamenti processuali che possono aiutare i legali nella loro battaglia.
Carta Covisoc, mancanza di riferimenti alla Juve
Secondo quanto appreso da Calciomercato.it da autorevoli fonti, nella seconda carta Covisoc, quella della richiesta del suo presidente, Paolo Boccardelli, a Chiné di chiarimenti e riferimenti alle plusvalenze, ci sarà l’assenza di ogni tipo di riferimento alla Juve e non si toccherà nulla di rilevante.
Gli avvocati hanno il diritto/dovere di perseguire una strategia che potrebbe portare anche alla richiesta a ritroso, di una terza e quarta carta. Va aggiunto che, ad oggi, le difese non hanno ancora richiesto questa seconda carta. Come nel caso della prima, dovrà essere la Figc ad autorizzarne l’uso. La Procura, finora, l’ha ritenuta irrilevante e non l’ha inserita nei fascicoli di riferimento del processo.