Rabiot sempre più determinante per la Juventus ma destinato all’addio, indicazione sul futuro del francese
L’Adrien Rabiot di questa stagione, alla Juventus avrebbero voluto vederlo sempre. Con la doppietta alla Sampdoria, siamo a 7 gol in campionato e 9 stagionali, per un giocatore che si sta prendendo sulle spalle i bianconeri. Ma ormai vicino all’addio, con un rinnovo contrattuale che, per le pretese del giocatore e del suo entourage, è fuori scala per le possibilità del club. E per il suo futuro, spunta l’ipotesi di un ritorno al Psg.
Un ritorno che viene auspicato in particolare da Luis Fernandez, che è stato sia giocatore (dal 1978 al 1986, vincendo il campionato del 1986) che allenatore (in due esperienze, tra il 1994 e il 1996, con il trionfo del 1996 in Coppa delle Coppe, e tra il 2000 e il 2003) dei parigini. Intervistato da ‘Bein Sports’, il grande ex ha spiegato: “Ha ritrovato serenità e un livello invidiabile. E’ un giocatore in grado di fare la differenza, ha tutte le qualità per farlo di nuovo qui. Ha indossato questa maglia, sa cosa significa a differenza di alcuni dei giocatori attuali. E io credo che lui abbia voglia di tornare”.
Rabiot, via dalla Juventus per tornare al Psg: con un allenatore d’eccezione
Un grande ritorno, che potrebbe avvenire sotto l’egida di un allenatore in particolare. Dopo l’ennesimo flop europeo, la posizione di Galtier è seriamente a rischio. E Fernandez ha le idee chiare su chi sarebbe il tecnico ideale per portare finalmente il Psg al successo internazionale.
“L’allenatore ideale sarebbe Guardiola – sostiene Fernandez – Con lui, si sarebbe potuta costruire una squadra attorno a Mbappé. Io ritengo che Guardiola, venendo qui, sarebbe in grado di eliminare tutti i giocatori non utili alla causa, costruendo finalmente una compagine all’altezza”. Un insieme di scenari che probabilmente sarebbero più che graditi da tutta la tifoseria parigina. Se l’idea del ritorno di Rabiot appare fattibile, più difficile, al momento, ipotizzare uno sbarco di Guardiola sotto la Torre Eiffel. Ma le vie del mercato sono infinite, lo sappiamo bene.