L’Inter vola ai quarti di finale di Champions League dopo lo 0-0 al Do Dragao contro il Porto. Venerdì i sorteggi per conoscere la prossima avversaria. Tra i tifosi c’è chi esulta e chi no
A Simone Inzaghi basta uno 0-0 per riportare l’Inter ai quarti di finale di Champions League dopo 12 anni e togliersi qualche sassolino dalla scarpa.
Dopo la sconfitta in campionato contro lo Spezia, le critiche nei confronti dell’allenatore piacentino si erano fatte sempre più forti e pesanti. “È facile parlare di Inzaghi” ha detto in conferenza post Porto. “Ma io sono stato chiamato qui per riportare l’Inter agli ottavi. Dopo 18 mesi abbiamo vinto tre trofei, siamo secondi in campionato e ai quarti di Champions”.
Questo nessuno lo toglie a Inzaghi. Nessuno gli toglie il merito di aver portato due Supercoppe e una Coppa Italia in nerazzurro. Ma la prestazione di ieri, al di là del risultato, lascia qualche dubbio. L’Inter ha scelto di fare una partita di sacrificio, chiusa in difesa per difendere l’1-0 dell’andata e, soprattutto sul finale, ha rischiato molto con un salvataggio sulla linea di Dumfries, una parata miracolosa di Onana e una traversa.
A questo punto il tifo nerazzurro si divide a metà. Chi difende Inzaghi per i risultati ottenuti, chi critica Inzaghi per quelli mancati.
Chi lo difende sostiene che in Italia non ci sia nessuno meglio di Simone Inzaghi, in grado di portare all’Inter così tanti trofei in così poco tempo, considera le scarse possibilità della società di fare mercato a causa dei problemi finanziari e attribuisce le sconfitte solamente ai giocatori, non all’allenatore. La formazione è perfetta, così come il 3-5-2. I giocatori quando hanno voglia, possono vincere contro chiunque. E c’è anche chi sostiene che Antonio Conte, con questa squadra, non avrebbe vinto nulla.
Dall’altra parte c’è chi lo critica aspramente perché, sì, l’Inter è seconda in campionato ma a -18 dalla vetta, con otto sconfitte su 26 partite e con due punti collezionati contro Monza, Empoli, Sampdoria, Bologna e Spezia. I tifosi criticano la mancanza di mentalità, un gioco ormai inesistente, un’Inter prevedibile ma soprattutto senza idee. Insomma, il tifo nerazzurro è letteralmente spaccato a metà fra chi terrebbe l’allenatore e chi lo caccerebbe subito.
Inzaghi, la panchina non è ancora salva
Ora Simone Inzaghi e i suoi si godono i quarti di finale di Champions League, ma c’è poco tempo per adagiarsi sugli allori. Bisogna tornare in campo e preparare la prossima partita.
La 27esima giornata di Serie A darà tante, altre risposte. Soprattutto perché domenica ci saranno due big match. Alle 18 il derby di Roma tra la terza (la Roma) e la quinta (la Lazio) in classifica. Una partita che interesserà molto all’Inter che alle 20:45 ospiterà a San Siro la Juventus.
Il secondo dei quattro appuntamenti in programma questa stagione fra Inter e Juventus, perché poi ci sarà la doppia seminifinale di Coppa Italia. Inzaghi con i quarti di Champions conquistati ha sicuramente salvato in parte la sua panchina, ma è ancora tutto da scrivere. Ci sono troppi obiettivi da raggiungere e questa parte di stagione sarà davvero cruciale.