L’ex sindaco di Napoli Luigi de Magistris ha parlato degli incidenti che si sono verificati prima e dopo la sfida Champions contro l’Eintracht
Giornata di follia quella di mercoledì a Napoli. Violenti scontri prima e dopo la sfida Champions degli azzurri contro l’Eintracht Francoforte.
Una situazione che l’ex sindaco della città campana Luigi de Magistris ha analizzato ai microfoni di Calciomercato.it su Tv Play: “La soluzione idea sarebbe stata non farli arrivare proprio in città, questo è fuor di dubbio. Però si sapeva da giorni che centinaia di persone sarebbero arrivate in città. Difficilmente si poteva fare peggio rispetto a prevenzione e gestione in piazza. Non è un’accusa alle forze di polizia sul campo che, con i napoletani e gli autisti dell’Azienda di trasporto pubblico, sono state le prime vittime. Si sono trovati in mezzo ad una guerriglia. Vorrei sapere cosa hanno deciso Sindaco e Prefetto nei comitati antecedenti al giorno della partita, se ci sono stati”.
De Magistris punta il dito contro l’attuale sindaco Manfredi: “Io mi sarei messo cortesemente ad urlare davanti al prefetto. Credo che il sindaco non abbia detto nulla per come lo conosco, sino ad ora non si è visto. Ma anche il prefetto, perché ha consentito tutto quello? C’era un’alternativa? Certo che c’era: queste persone, appena arrivavano, dovevano essere prese e portate nel settore ospiti dello Stadio Maradona, stazionavano li. Noi li avremmo anche rifocillati con acqua e panini, perché Napoli è una città che non lascia nessuno indietro, ma da là non si muovevano. Dopo che finiva la partita, quando tutti quanti tornavano nelle loro case, si prendevano con gli autobus scortati, li si portavano in stazione e in aeroporto e se ne tornavano a casa, questo in estrema sintesi. Le responsabilità sono chiaramente dei criminali travestiti da tifosi. La Germania e lo Stato italiano pagheranno i danni. L’immagine di questa città ha subito un danno, al di là dei danni che i commercianti contano. C’è un danno di immagine molto grave. Ci siamo trovati di fronte ad una totale incapacità di chi doveva gestire questa situazione”.
L’ex primo cittadino di Napoli continua: “Le responsabilità penali le accerterà la magistratura, ma credo che si possano sottolineare le responsabilità di quei criminali travestiti da tifosi che sono molti di più dei sette – otto che sono stati arrestati ad ora”.
De Magistris continua: “Piantedosi sarà pure sfortunato, ma devo dire che ultimamente non ne azzecca una. In questa vicenda il comitato provinciale dell’ordine di sicurezza pubblico, nel quale prefetto e sindaco hanno il ruolo più importante, e ovviamente il questore per la parte operativa, che cosa aveva previsto rispetto a quanto avrebbe previsto anche un bambino. Il sindaco non può permettersi di dire che ‘la città è stata sfregiata’. Ha un ruolo, anche in materia di sicurezza. Il prefetto? Facile oggi sottolineare che le responsabilità dei vertici istituzionali sono evidenti in questa vicenda. Le responsabilità a livello locale e nazionale, non penali ovviamente, ma amministrative, istituzionali, politiche, giuridiche sono talmente evidenti. Ognuno deve trarne conseguenze”.
L’accusa è chiara: “Me la prendo con chi aveva il dovere istituzionale e amministrativo di evitare di portare queste persone in un luogo impensabile. E’ pieno di locali, con sedie e tavolini fuori..ci son due chiese, scuole, bar…ma come si fa? Non è una roba che si può accettare. La città non è stata difesa”.
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