L’Inter pesca il Benfica a Nyon per i quarti di finale di Champions League. I nerazzurri ritroveranno Joao Mario, questa volta da avversario, e Hakan Calhanoglu ritroverà Roger Schmidt, il suo allenatore al Bayer Leverkusen
Niente derby di Coppa ai quarti di finale di Champions League per l’Inter che affronterà invece il Benfica (con la possibilità però di incontrare il Milan in semifinale). L’andata in Portogallo, allo stadio Da Luz, e il ritorno a San Siro.
Il Benfica sta dominando in questo momento nel campionato portoghese, la Primiera Liga, dove con 21 vittorie, due pareggi e una sconfitta si trova primo in classifica a otto punti dal Porto di Sergio Conceicao. Anche il cammino in Champions League è stato brillante, partendo dal terzo turno contro il Midtjylland, per poi chiudere al primo posto nel girone H e battendo il Club Brugge agli ottavi di finale, sia in casa che fuori.
Il vero uomo chiave di questo Benfica e la persona a cui attribuire praticamente tutti i risultati ottenuti dalla squadra portoghese, è l’allenatore: Roger Schmidt. Tedesco, classe 1967, sul curriculum vanta esperienze importanti come quella al Salisburgo, al Bayer Leverkusen e al PSV, dove ha potuto affinare il suo metodo di gioco.
Uno stile di gioco all’avanguardia e bello da vedere, Schmidt propone un calcio offensivo ma anche solidità difensiva. Pressing aggressivo e quasi asfissiante, la squadra portoghese è anche intelligente da un punto di vista tattico, in grado di palleggiare se ce n’è bisogno o di ripartire in contropiede se gli spazi lo consentono. Il Benfica solitamente si posiziona in campo con un 4-2-3-1, ma i giocatori hanno movimenti e scambi veloci, il che non permette agli avversari di avere punti di riferimento e li costringe spesso ad abbassare il baricentro.
Joao Mario, l’ex della partita vuole la sua rivincita
Altro uomo chiave di questa partita, sia per la stagione che sta disputando che per il suo passato, è Joao Mario.
All’Inter fu praticamente una meteora, ma anche l’acquisto più costoso dell’era Thohir e il terzo della storia dell’Inter dopo Romelu Lukaku e Christian Vieri, arrivato dallo Sporting Lisbona nel 2016 per 40 milioni di euro. In tre anni collezionò 69 presenze in tutte le competizioni, con 4 reti e 13 assist.
Il centrocampista portoghese si sta prendendo le sue rivincite al Benfica, dove quest’anno sono i numeri a parlare per lui: 21 reti e 12 assist in tutte le competizioni. Un giocatore imprescindibile per la squadra perché, oltre a segnare tanto, sbaglia pochi passaggi, manda in porta i compagni e soprattutto è fondamentale in fase di recupero palla. Insieme a quella di Joao Mario, da sottolineare anche la stagione di Gonçalo Ramos, classe 2001, che con 23 reti segnate è il capocannoniere della squadra.
Insomma, non un avversario semplice per l’Inter. Ma del resto, si tratta dei quarti di finale di Champions League.