Uno stile di gioco all’avanguardia e bello da vedere, Schmidt propone un calcio offensivo ma anche solidità difensiva. Pressing aggressivo e quasi asfissiante, la squadra portoghese è anche intelligente da un punto di vista tattico, in grado di palleggiare se ce n’è bisogno o di ripartire in contropiede se gli spazi lo consentono. Il Benfica solitamente si posiziona in campo con un 4-2-3-1, ma i giocatori hanno movimenti e scambi veloci, il che non permette agli avversari di avere punti di riferimento e li costringe spesso ad abbassare il baricentro.
Joao Mario, l’ex della partita vuole la sua rivincita
Altro uomo chiave di questa partita, sia per la stagione che sta disputando che per il suo passato, è Joao Mario.
All’Inter fu praticamente una meteora, ma anche l’acquisto più costoso dell’era Thohir e il terzo della storia dell’Inter dopo Romelu Lukaku e Christian Vieri, arrivato dallo Sporting Lisbona nel 2016 per 40 milioni di euro. In tre anni collezionò 69 presenze in tutte le competizioni, con 4 reti e 13 assist.
Il centrocampista portoghese si sta prendendo le sue rivincite al Benfica, dove quest’anno sono i numeri a parlare per lui: 21 reti e 12 assist in tutte le competizioni. Un giocatore imprescindibile per la squadra perché, oltre a segnare tanto, sbaglia pochi passaggi, manda in porta i compagni e soprattutto è fondamentale in fase di recupero palla. Insieme a quella di Joao Mario, da sottolineare anche la stagione di Gonçalo Ramos, classe 2001, che con 23 reti segnate è il capocannoniere della squadra.
Insomma, non un avversario semplice per l’Inter. Ma del resto, si tratta dei quarti di finale di Champions League.