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Milan aggrappato ad Ibra: l’ennesimo segnale di un fallimento

Pioli è chiamato a scegliere con chi sostituire Giroud. Il tecnico non si fida totalmente di Origi: il belga si gioca, così, il posto con Ibra

Il pareggio contro la Salernitana ha lasciato l’amaro in bocca al Milan. Tutti erano convinti che i rossoneri, dopo essersi qualificati ai Quarti di Champions League, avrebbero superato agevolmente l’ostacolo campano ma così non è stato.

Milan, aggrappati ad Ibra: Origi che delusione!
Ibra – Calciomercato.it

La squadra di Sousa è riuscita a fermare il Diavolo, che ancora una volta ha mostrato i propri limiti offensivi, accentuati dalla crisi di Rafael Leao. Così se non segna Olivier Giroud, il Milan fa una fatica immensa a trovare la via del gol. Sabato i rossoneri faranno visita all’Udinese, avversario storicamente ostico per gli uomini di Pioli, che dovrà essere affrontato senza il bomber ex Chelsea. L’attaccante non ci sarà per squalifica e il tecnico di Parma sarà, inevitabilmente, costretto a cambiare.

Milan, rebus attacco: le possibilità scelte per sostituire Giroud

Manca un giorno al match e sarà l’allenamento di oggi a dirci chi prenderà il posto del giocatore francese più prolifico della storia della Nazionale.

Milan, aggrappati ad Ibra: Origi che delusione!
Ibra – Calciomercato.it

L’indiziato numero uno sarebbe Divock Origi. Il belga, acquistato in estate, per fare il co-titolare ha, però, fin qui deluso le attese. Due gol, contro Monza e Sassuolo, sono un bottino troppo magro per uno dei giocatori più pagati della rosa. Sabato, dunque, potrebbe avere la sua occasione. E’ evidente che un’ennesima bocciatura manderebbe un segnale più che chiaro per il futuro. Difficile, invece, che Pioli decida di rilanciare Ante Rebic ma non impossibile. Ultimamente quando è stato chiamato in causa ha miseramente fallito ma all’andata segnò una doppietta contro i friulani. Un’altra possibilità sarebbe quella di riprovare De Ketelaere da centravanti ma rischierebbe di scontentare tutti i centravanti in rosa. Pure Zlatan Ibrahimovic, che sogna il suo esordio stagionale da titolare. Lo svedese è stato convocato dalla sua Nazionale ed è pronto a mettere ulteriori minuti nelle gambe.

Il giocatore, che il prossimo ottobre compirà 42 anni, non ha alcuna intenzione di mollare nulla. Va a caccia del gol più anziano della Serie A, record attualmente detenuto da Costacurta. Ibra sta bene fisicamente e non ha ancora deciso cosa fare da grande, così un rinnovo per un ulteriore anno non si può certo escludere.

Milan, Ibra ancora utile

Anche Zlatan, come Origi, si giocherà tutto in questi mesi e già sabato Pioli sarà chiamato ad una scelta importante. Giroud è imprescindibile ma alle sue spalle c’è letteralmente il vuoto.

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Ibra – Calciomercato.it

Maldini e Massara hanno capito che serve un bomber giovane e pronto fin da subito per dare una mano importante ad un reparto che sta soffrendo terribilmente. Il grande investimento non potrà che essere fatto in avanti ma in questa seconda parte di stagione servono risposte vere dagli attaccanti in rosa per non essere messi alla porta.

Per Rebic e Origi il rischio è sempre più concreto; per Ibra, invece, tutto dipenderà dal suo fisico, dalla sua testa. Lo scorso campionato nonostante mille problemi era riuscito a segnare ben otto gol fino a gennaio. Gol che stanno mancando tantissimo, gol che hanno fatto la differenza. Lo svedese ha timbrato il cartellino contro la Lazio, il Bologna, la Roma, la Fiorentina, l’Udinese e il Venezia.

La rete, proprio, con i bianconeri, arrivata in pieno recupero, che ha permesso al Diavolo di agguantare il pari, è un po’ la sintesi di quello che potrebbe dare Ibrahimovic: fisicità, presenza in area e gol pesanti. Non correrà come un tempo ma anche contro la Salernitana non ha perso un duello aereo ed è stato l’unico a calciare verso la porta con pericolosità. Sono segnali che ci dicono che Ibra, forse, può ancora dare qualcosa. Almeno il Milan ci spera, ci sperano Pioli e i tifosi del Diavolo.

E’ evidente, però, che se sei aggrappato ancora alle prodezze sul campo di un quasi 42enne c’è qualcosa che non va e quel qualcosa, chiaramente, porta il nome di Divock Origi. Un colpo fin qui davvero fallimentare.

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