Non sono arrivate risposte positive nemmeno contro l’Udinese per i due giocatori. Il loro futuro è ormai segnato
Il Milan di Stefano Pioli cade ad Udine. I rossoneri hanno perso malamente contro i bianconeri di Sottil, mostrando tutti quei limiti venuti a galla durante la crisi.
Il Diavolo così ha fatto male in difesa ed è risultato poco incisivo in avanti. Un 3 a 1 che fa davvero preoccupare in ottica Champions League. Nessuna scusa per la squadra rossonera che ha perso le distanze dietro, con Tomori e Thiaw che hanno fornito prestazioni disastrose. In occasioni dei gol subiti sono arrivati errori gravi da parte di due giocatori, che in Europa, contro il Tottenham, avevano fatto la differenza. Se alcuni giocatori vivono, dunque, in un’altalena di prestazioni, lo stesso non si può dire, però, per Divock Origi e Ante Rebic, che hanno sempre fatto male.
Stasera il tecnico di Parma li ha buttati nella mischia solo nella seconda parte della ripresa, sperando di poter cambiare le sorti della partita ma così non è stato. Sia il belga che il croato non sono riusciti a fornire il loro apporto. Soprattutto l’ex Eintracht Francoforte ha fatto male, come se avesse la testa altrove.
L’attacco del Milan continua così a faticare a trovare la via della rete. Senza Olivier Giroud, Stefano Pioli ha deciso di affidarsi a Zlatan Ibrahimović.
Il segnale della poca fiducia nei confronti di Rebic e Origi è arrivato, dunque, fin da subito. Lo svedese non giocava da titolare da oltre un anno, da ben 419 giorni. Ha segnato dal dischetto ma è apparso ancora arrugginito. Il fatto che Pioli abbia deciso di puntare su Ibra, che il prossimo ottobre compirà 42 anni, fa certamente riflettere. Fa capire che Rebic e Origi, che in stagione hanno segnato rispettivamente 3 e 2 gol, si stanno allontanando sempre più da Milano. Anche stasera, come in questa prima parte di stagione, i due giocatori non sono riusciti a lasciare il segno e il Milan ha bisogno di gol e di alternative importanti a Giroud per risolvere il problema del gol. Con l’addio del croato e del belga sarà più facile far spazio ad un nuovo bomber. Il tempo per Rebic e Origi appare davvero scaduto.
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