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Inter-Juventus, le tante sfide nella sfida: Allegri ha già fatto la prima mossa

Inter-Juve e i duelli del Derby d’Italia: Lautaro-Vlahovic, Dumfries-Kostic. E le punzecchiature di Allegri… Eccolo, anzi rieccolo il Derby d’Italia.
Che per la seconda volta in questa stagione ha il sapore della strettoia per Simone Inzaghi, il quale, certamente porta in dote (ad una proprietà vigile) il passaggio del turno
in Champions League, superato attraversando il fuoco di fila finale del Porto.
Inter-Juventus, le tante sfide nella sfida: Allegri ha già fatto la prima mossa
Kostic, Barella – Calciomercato.it

Pesa di più sul tecnico dell’Inter, la sfida di questa sera, che non sul collega bianconero, il quale ha scelto da tempo la sua strategia dialettica e l’ha riproposta senza variazioni al copione anche alla vigilia della partita del Meazza. Massimiliano Allegri “vede” un suo campionato senza i -15, lo fa da stratega abile perché gli serve per tenere su di corda il gruppo e quindi… «Siamo noi i secondi di questo campionato, senza la penalizzazione questo avrebbe detto il campo».

Diciamo che di pressione in più Inzaghi non ne avrebbe bisogno, ma questo discorso innescato dal dirimpettaio inevitabilmente gliene mette un po’. Perché i quarti di Champions raggiunti hanno spazzato qualche nuvola ma nascondersi è inutile, se arrivasse una sconfitta pesante stasera tutti i ragionamenti sulla sua posizione tornerebbero in ballo. Senza dimenticare mai che in casa c’è una sorta di sostituto naturale almeno nel ruolo di traghettatore e poi chissà: quel Cristian Chivu che guida la Primavera dell’Inter, aspirante ad un futuro da tecnico di prima squadra, ipotesi magari percorribile se la piazza Champions per il 2023-2024, stretta in pochissimi punti, dovesse vacillare sul serio. Dinamiche che Inzaghi conosce bene, quando prese il posto di Stefano Pioli alla Lazio, per dirne una, lo scenario era pressoché identico.
Poi c’è il derby sul campo, che tatticamente è quasi speculare con le difese a 3 e i centrocampo imbottiti, varia solo un po’ davanti, dove Lukaku e Lautaro si spalleggiano, mentre Soulé è due passi dietro Vlahovic. Non c’è Skriniar da una parte (oltre a Bastoni): lo slovacco è infortunato, ma la sua assenza in qualche modo sembra tutti, in casa nerazzurra, all’idea che presto non ci sarà e lo ritroveranno magari da avversario a Parigi. Cala un dubbio sulla presenza di Di Maria in casa Juventus: l’argentino sta gestendo un affaticamento che lo aveva condizionato un po’ in Europa League, Allegri deciderà all’ultimo come e se impegarlo. L’idea dominante ora sembrerebbe quella di farlo subentrare in corsa.

Inter-Juventus, dal centrocampo all’attacco: il focus reparto per reparto

Al fischio d’inizio l’Inter dà la sensazione concreta di averne di più in mezzo al campo, dove partite così si determinano e si stappano: Mkhitaryan, Brozovic, Chalanoglu, Barella, danno più peso, almeno sulla carta, rispetto a Rabiot (uno dei punti di forza più nitidi di questa stagione di Max), Locatelli, Fagioli e Paredes. Qualunque sia il terzetto che alla fine verrà scelto da una parte e dall’altra. D’altra parte sul potenziale delle rose non si dovrebbe discutere dall’estate scorsa, quando si stavano formando: l’Inter ha un gruppo di assoluta qualità, all’altezza del Napoli molto in distonia con quello che dice la distanza siderale in classifica.
Inter-Juventus, le tante sfide nella sfida: Allegri ha già fatto la prima mossa
Lautaro Martinez – Calciomercato.it

Due duelli esaltanti? Sicuramente Dumfries-Kostic sulla fascia sinistra: chissà chi dei due limiterà di più l’altro visto che la gamba non manca davvero ad entrambi, la struttura fisica è sovrapponibile, anche se l’olandese dà la sensazione di essere più piantato e avere una velo di cattiveria agonistica in più che non guasta. E poi prendiamoci la sfida del gol tra Lautaro (non Lukaku, dentro una stagione complicata anche per guai fisici) e Vlahovic.

Anche in questo caso sembra un po’ sbilanciata dalla parte dei nerazzurri: l’argentino ha segnato quasi il doppio dei gol del serbo, che non si è mai capito quanto sia davvero dentro l’idea di calcio di Allegri e il suo bottino di 8 gol, finora, è solo un aspetto di tutto il ragionamento sul tema, sicuramente più ampio. E poi si sa anche un’altra cosa, la regina di tutte: nel calcio ogni ragionamento logico e ogni pronostico sensato passano per l’imponderabilità che li può capovolgere in un attimo. E allora palla al centro, che Inter-Juve cominci.
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