Gattuso torna a parlare dopo l’esonero dal Valencia e avvisa il Napoli per la doppia sfida in Champions col Milan: “In Europa è diverso”
L’esperienza in Liga col Valencia non è andata come sperato e ora Gennaro Gattuso si sta aggiornando in vista della prossima avventura professionale. Intanto, l’ex allenatore di Milan e Napoli è tornato a parlare.
Ai microfoni di ‘Rai Radio 1’, nel corso di ‘Radio Anch’io Sport’, Ringhio ha commentato la prossima sfida di Champions League tra i rossoneri ed i partenopei: “Il Napoli è da due anni che esprime un calcio temibile, ma in Europa sono partite diverse. Sarà una partita aperta, ma è normale che il Napoli ora giochi con tranquillità, gioca un calcio molto europeo”. Insomma, per Gattuso il risultato non è per niente scontato.
Sul momento del Milan e sulla stagione altalenante dei rossoneri ha aggiunto: “Il Milan è una squadra che da due anni a questa parte gioca a campo aperto, ma deve stare bene fisicamente. È una squadra che ti viene a prendere e ti gioca addosso, quando non sta bene fisicamente va in difficoltà”. Nei suoi pensieri, poi, resta il Napoli che ora si avvicina ad uno storico scudetto.
Gennaro Gattuso a Napoli è ricordato per la vittoria della Coppa Italia, ma soprattuto per la mancata qualificazione alla Champions League. Il tecnico calabrese ha voluto ricordare un aspetto su Victor Osimhen: “Io ho avuto la sfortuna di averlo avuto poco, per gli infortuni e il Covid. Ha picchi di velocità incredibili ed è un giocatore che ci è mancato tanto”.
L’attaccante nigeriano è il capocannoniere della Serie A e sarà associato per sempre allo storico scudetto dei partenopei. “È stato un giocatore pagato anche tanto e veniva da una stagione esaltante al Lille, è stato bravissimo Giuntoli a farlo venire a Napoli”. Sulla sua esperienza con gli azzurri, poi, Gattuso ha aggiunto: “Anche Lobotka con me ha fatto fatica e non riusciva a giocare con continuità. Kvaratskhelia? Mi sembra di vedere George Best, fa delle cose incredibili con armonia e leggerezza. È una squadra che riesce a giocare un calcio che è un sogno”.
Riguardo allo scudetto imminente, Gattuso ha rivelato di non voler andare a Napoli a festeggiare: “Io sono un tipo particolare, i meriti se li deve godere l’artefice e non mi piace festeggiare dove non ho fatto nulla. Sono contento perché ho allenato diversi giocatori che sono attualmente al Napoli. Sono orgoglioso di essere stato allenatore del Napoli”. Il calabrese ha anche indicato quale giocatore dell’attuale Serie A gli assomiglia maggiormente: “Amrabat. Al Mondiale mi ha emozionato. È riuscito a tirar fuori prestazioni incredibili. Quando sembrava morto tirava fuori altra energia. È un giocatore che mi assomiglia molto. Tonali è un misto tra me e Pirlo. Ha più tecnica di me, è un giocatore più completo”.
Infine, Gattuso ha parlato del suo futuro: “L’esperienza che ho fatto a Valencia è stata incredibile. Sapevo che avevano dei problemi, con una piazza contro la presidenza. Mi piace vedere tutto il calcio, sono uno che è molto curioso. Mi piace allenare all’estero o in Italia. Devo sentire la fiducia e che si può lavorare nel modo giusto, che non vuol dire per forza in tranquillità. La Serie A negli ultimi due o tre anni è diventato molto competitiva, non si fa più un calcio che attende, non sono un caso i risultati in Europa. Mi farebbe piacerebbe tornare in Italia, ma vedremo”.
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