I rossoneri sono alla ricerca della migliore formazione. Pesa tantissimo l’assenza di Franck Kessie
I campionati nazionali si sono fermati per far spazio alle nazionali. C’è così chi va a riposo sorridendo, come Napoli, Juventus e Lazio, e chi si lecca le ferite. Lo sta certamente facendo il Milan, uscito sconfitto dalla Dacia Arena.
Un 3 a 1, contro l’Udinese, davvero pesante, che porterà in questi giorni, Stefano Pioli a riflettere sugli errori fatti. Il Diavolo è chiamato, nuovamente, a ritrovarsi per centrare una qualificazione vitale in Champions League. Non è da escludere, così, che si torni al 4-2-3-1, ma sarà la scelta giusta?
Il Milan, alla ripresa, tornerà in campo contro il peggior avversario possibile, quel Napoli, che affronterà anche in Champions League. E’ inevitabile che Pioli provi a sistemare le cose ma il 4-2-3-1 potrebbe non essere la soluzione giusta, soprattutto se si dovesse continuare a puntare su un trequartista puro, come Brahim Díaz.
Il Milan nel finale dello scorso campionato ha trovato i giusti equilibri puntando su un centrocampo più muscolare. L’ultima partita, quella contro il Sassuolo, vedeva in campo sia Rade Krunic che Franck Kessie, oltre che Sandro Tonali. L’idea dunque potrebbe essere quella di affidarsi, sostanzialmente, ad una mediana a tre ma senza l’ivoriano nel motore tutto è dannatamente più complicato.
Milan-Kessie, una separazione sottovaluta
L’ex Atalanta era, di fatto, l’equilibratore della squadra rossonera. Non era certamente un caso se Stefano Pioli non ci rinunciava mai. Troppo importante la sua presenza in campo, in fase difensiva, quando chiudeva tutti gli spazi, dando una mano preziosa alla retroguardia, e in avanti, con i suoi inserimenti.
A marzo, quando la stagione si avvia a vivere i suoi ultimi mesi, possiamo dirlo senza alcun dubbio: l’addio di Kessie sta pesando più di Donnarumma e Calhanoglu. Come successo con il turco, l’ivoriano non è stato sostituito. E’ arrivato Vranckx ed tornato Pobega ma nessuno dei due centrocampisti si è dimostrato all’altezza. La partenza di Kessie è stata enormemente sottovalutata da tutti ed è quella che sta facendo la differenza. Fino a qualche giorno fa c’era la convinzione che la rottura tra l’ivoriano e il Milan avesse fatto male a tutti. Kessie, però, con il gol contro il Real Madrid, sembra aver trovato la rette via; lo stesso non si può dire per il Milan, ancora alla ricerca di se stesso. Forse bastava prendere un ‘nuovo’ Kessie per sistemare tutto.