Sono tanti i giocatori, che per un motivo o per un altro potrebbero fare le valigie a fine stagione. Ecco di chi si tratta
La pausa per le nazionali è sempre il momento giusto per fare un punto della situazione. C’è chi può farlo con serenità, dopo una vittoria ottenuta all’ultimo turno, come Napoli, Juve e Lazio, e chi è costretto a leccarsi le ferite.
Lo sta facendo il Milan di Stefano Pioli, tornato in crisi dopo la qualificazione ai quarti di finale di Champions League. I rossoneri hanno eliminato il Tottenham di Antonio Conte, con due prestazioni da vera squadra, in campionato, però, qualcosa è andato storto. Il Diavolo ha così perso a Firenze e Udine e pareggiato contro la Salernitana in casa. Un punto in tre partite è davvero inaccettabile per un gruppo che la scorsa stagione conquistava lo Scudetto.
In questi match sono così venuti a galla tutti i difetti di un Milan, più debole rispetto ad un anno fa con una rosa senza alternative ai propri campioni.
Così ad Udine, con Olivier Giroud out, Pioli è stato costretto a presentarsi con Zlatan Ibrahimovic titolare, un quasi 42enne che non giocava dal primo minuto da oltre più di un anno. Questo perché l’acquisto di Divock Origi è risultato essere fin qui un affare fallimentare e perché Ante Rebic ha ormai la testa altrove, fuori dal progetto rossonero.
Il belga e il croato sono così pronti a fare le valigie per lasciar spazio a giocatori più motivati e adeguati al progetto del Milan. L’attacco appare il principale problema del Diavolo, soprattutto quando il proprio campione ha le polveri bagnate: Rafael Leao non segna dal 14 gennaio ma lasciarlo fuori non farebbe altro che peggiorare la situazione, non essendoci sostituti minimamente all’altezza.
Discorso identico per Theo Hernandez. Sabato a Udine è stato riproposto Ballo-Toure, apparso davvero impresentabile. E’ impensabile che il senegalese possa rappresentare il vice di uno degli esterni mancini più forti d’Europa.
Ma i problemi si presentano anche a centrocampo, dove Bennacer, Tonali e Krunic non possono permettersi cali perché Stefano Pioli non si fida dei ricambi. Tommaso Pobega e Aster Vranckx ormai da mesi sono finiti ai margini, con il mister che spesso gli ha preferito Bakayoko.
Il francese, però, è destinato a fare le valigie, al pari verosimilmente del centrocampista belga, che non è riuscito a convincere Pioli. Doveva essere lui a raccogliere l’eredità di Franck Kessie ma così non è stato. Non ha rispettato certamente le attese anche Charles De Ketelaere, ma resterà in rossonero salvo offerte irrinunciabili dal mercato. A lasciare, invece, potrebbe essere Brahim Diaz. E’ vero – come vi abbiamo raccontato su Calciomercato.it – che il Milan è intenzionato a provare a trattenere lo spagnolo senza però mettere sul piatto quei 22 milioni di euro concordati due estati fa. Il coltello dalla parte del manico ce l’ha il Real, pronto a riportarlo a casa.
Futuro in bilico anche per Adli, che non ha avuto la possibilità di mettersi in mostra e che in estate potrebbe salutare per giocare con maggiore continuità. Restando in attacco, in un Milan d’altissimo livello ne resterebbe solo uno tra Messias e Saelemaekers ma è un discorso che si era fatto anche la scorsa estate e che si tornerà a fare; le priorità, ancora una volta, però, rischiano di essere altre.
Dietro, invece, a parte la situazione legata a Ballo-Toure, le cose vanno decisamente meglio, con l’unico addio certo di Sergino Dest, destinato a tornare a l Barcellona. A fine stagione, poi, si faranno, però, i conti anche con Gabbia e Kjaer, superati da Thiaw, che vorrebbero giocare di più. Saluteranno, certamente, infine, Tatarusanu e Mirante. C’è, dunque, davvero una formazione intera, che potrebbe fare le valigie, senza considerare le incognite rappresentate da Zlatan Ibrahimović, che deciderà cosa fare solo a fine stagione, e Rafael Leao, che come Giroud, non ha ancora rinnovato.
Tatarusanu (Mirante); Dest, Gabbia, Kjaer, Ballo-Toure; Bakayoko, Vranckx, Adli; Brahim Diaz, Rebic, Origi.
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