Adrien Rabiot sempre più centrale nello scacchiere di Allegri: il centrocampista francese parla del rinnovo e della possibile permanenza alla Juventus
La Juventus strappa una vittoria fondamentale prima della sosta per le Nazionali, espugnando San Siro nel sempre sentitissimo Derby d’Italia contro l’Inter.
Un match finito tra le polemiche e che ha visto ancora una volta protagonista Adrien Rabiot e non solo per l’azione ‘incriminata’ sulla rete decisiva di Kostic che ha generato le proteste dei nerazzurri e di Simone Inzaghi. Il centrocampista francese ha compiuto il salto di qualità che tutto l’ambiente juventino si attendeva e ormai è un alfiere imprescindibile per lo scacchiere di Massimiliano Allegri. L’allenatore toscano è il primo sponsor per la permanenza di Rabiot a Torino, con il centrocampista che apre al rinnovo del contratto in scadenza il prossimo giugno: “Per il momento non ci sono novità, ma sicuramente parleremo presto perché tra circa due mesi la stagione sarà finita e proveremo a discutere. Io sono tranquillo: c’è la possibilità di andare via, ma anche la possibilità di firmare un altro contratto con la Juve. Mi sento bene a Torino, faccio un bel lavoro nel club e c’è un buon rapporto coi dirigenti, i compagni e l’allenatore. Anche lui mi ha aiutato in due anni oltre a darmi molta fiducia. Credo che tutto questo sia importante per stare bene e quindi fare la scelta giusta per il mio futuro”.
Rabiot prosegue applaudendo il lavoro di Allegri: “Ha davvero tantissime qualità. Sa gestire molto bene il gruppo e a volte si rivolge ai giocatori come un padre. Ha la qualità di saper parlare al meglio con tutti i componenti della rosa, comprendendone anche le caratteristiche psicologiche. Poi è fantastico per come sa incoraggiare tutto il gruppo. Anche nei momenti di massima difficoltà o pressione, lui sa sempre trovare le parole giuste con il tono giusto”.
Rabiot si sofferma poi sulla stagione della Juventus e sugli obiettivi della squadra bianconera: “C’è davvero tanta voglia di vincere, anche perché è lo spirito storico della Juventus. Il Dna del club è chiaro e tutti vogliamo averlo per riuscire poi a trasmetterlo a chi arriverà. Del resto è quello che è successo a me, quando ho cominciato a vestire la maglia della Juventus. E’ vero, stiamo vivendo una stagione complicata per tutte le ragioni che sono note, ma io credo che nonostante questo, possiamo vincere l’Europa League e anche la Coppa Italia. Anzi, a dirla tutta, posso anche dire che riuscirci in queste condizioni ci regalerebbe una soddisfazione ancora maggiore”.
Infine, sulle polemiche post Inter con Rabiot che lancia anche una frecciata ai nerazzurri di Inzaghi: “In Italia ho capito che è sempre così, quando c’è qualcosa che può far discutere, se ne parla tanto e per tanto tempo. In Italia il calcio è vissuto quasi come una religione e quindi rappresenta una parte molto importante per la vita delle persone che lo seguono e sono tifosi. Per cui posso comprendere il motivo per cui da voi si parla così a lungo di tutto ciò che avviene sul terreno di gioco. L’Inter? Se devo dire la verità, l’impressione che ho ricavato domenica è di una squadra meno forte di quella che abbiamo sfidato all’andata a Torino. Mi è sembrata meno forte anche di quella dell’anno scorso e di due stagioni fa. Ho avuto la sensazione che loro provassero meno sicurezza. Del resto in questo campionato hanno perso molte partite”.
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