L’Inter è tra le squadre più interessate a Mateo Retegui, con il papà che ha ammesso i sondaggi dall’Europa
Meno uno all’esordio dell’Italia di Roberto Mancini nel suo cammino verso Euro 2024. Comincerà giovedì sera al Maradona di Napoli questo percorso, in quella che è diventata ormai una grande classica del calcio internazionale, Italia-Inghilterra. Gli spunti sono tanti come sempre, soprattutto dopo la conferenza di Roberto Mancini che ha fatto discutere. In primis per le parole su Pafundi, 2006 praticamente mai in campo con l’Udinese ma fisso nelle sue convocazioni. Poi su Zaniolo, Kean e ovviamente Zaccagni, grande escluso di questa tornata.
Ma l’elemento di maggior interesse è sicuramente l’esordio di Mateo Retegui. Classe ’99, è l’ennesimo oriundo della storia della nostra Nazionale. Mancini cercava disperatamente un attaccante, una punta, e pensa di averla trovata nell’argentino del Tigre. “Non pensavamo dicesse di sì, invece ha accettato subito“, ha detto il ct. Cresciuto nel Boca, individuato anche da Totti come possibile nuovo ‘crac’, ora se ne parla molto anche in chiave calciomercato. Con la convocazione dell’Italia i riflettori si sono inevitabilmente accesi su di lui. Da qualche settimana Retegui è accostato al Milan, ma non solo. In ogni caso l’obiettivo è quello di lasciare l’Argentina e sbarcare nel vecchio continente. Come conferma il pare a ‘La Gazzetta dello Sport’: “Sì, confermo che l’hanno cercato molti club europei, l’Europa è il suo sogno ovvio. Chi? Dappertutto, interessamenti da Italia, Spagna, Germania e pure Premier League“.
Retegui pronto all’esordio: l’Inter scala posizioni, ma il padre avverte
Retegui ha segnato 28 gol in 48 partite negli ultimi due anni, il Tigre è pronto a riscattarlo dal Boca Juniors. E i club italiani appunto sono pronti a sfidarsi. Abbiamo detto del Milan, ma al tempo stesso l’Inter si è posizionata in pole. Marotta ci pensa, anche perché l’attacco per il prossimo anno è ancora da stabilire. Edin Dzeko alla fine va verso il rinnovo, ma per Lukaku regna ancora l’incertezza. Anche perché non è detto che il Chelsea conceda le stesse condizioni economiche della scorsa estate.
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Considerando anche l’intenzione di cedere Correa alla prima occasione vera, l’Inter si pone sicuramente in pole rispetto alle altre. In nerazzurro la tradizione di centravanti argentini è enorme, da Batistuta (a cui è stato accostato Retegui) a Milito, Cruz e lo stesso Lautaro Martinez. Per arrivare ai giovani Satriano e Colidio. E quest’ultimo, non a caso, è cresciuto nel Boca Juniors e acquistato a peso d’oro dall’Inter. Che lo ha ceduto, guarda caso, proprio al Tigre ormai un anno fa. Chissà che non possa rientrare nell’affare. In tutto questo insieme al Milan osserva pure la Roma, propensa a far partire Abraham senza chiudere le porte neanche a una cessione di Belotti. E gli altri club esteri (occhio alla Liga) citati dal Chapa Retegui.