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Stramaccioni: “Inzaghi tenuto a galla dalla Champions. Conte tornerebbe al volo” | ESCLUSIVO

Lunga e interessante intervista ad Andrea Stramaccioni che ci ha parlato anche di Allegri, Mourinho e Pioli

Tanta, tantissima, carne messa al fuoco nell’intervista concessa, in esclusiva a Calciomercato.it, da Andrea Stramaccioni. Adesso impegnato con Dazn, con l’allenatore romano abbiamo parlato di tutti gli aspetti della nostra Serie A, partendo da una delle sue ex squadre: l’Inter.

Andrea Stramaccioni – Calciomercato.it

“Sicuramente, la stagione è al di sotto delle aspettative e del valore della squadra di Simone Inzaghi. Nelle ultime due stagioni, l’Inter ha vinto uno scudetto e perso un altro sul filo di lana in maniera rocambolesca. Per me, è altamente al di sotto di quello che può fare, ma è tenuta a galla dalla Champions. Il doppio confronto col Benfica ai quarti di finale può, paradossalmente, dare un senso ad una stagione negativa. È innegabile, per stessa ammissione di Inzaghi, che l’Inter ha sfoderato prestazioni diverse in Europa rispetto a quelle messe in mostra in Serie A, dove è apparsa svuotata, distratta e poco continua“.

Il mirino si sposta, poi, sulla Juventus di Massimiliano Allegri, fresca vincitrice del derby d’Italia con un gol di Filip Kostic: “Al mister vanno fatti solo i complimenti, perché è riuscito ad isolare e compattare il gruppo in un momento di acque in tempesta – continua Stramaccioni ai nostri microfoni – Ricordo cosa si scriverà quando la penalizzazione è stata inflitta, ma con prestazioni solide e concrete ha inanellato una serie di risultati importanti. Anche con tante defezioni. C’è da ricordare che a Friburgo e contro l’Inter, partite che ho seguito da vicino, la Juve era senza il giocatore più forte, Di Maria, e con una difesa da reinventare. E non ci dobbiamo dimenticare come Danilo e Alex Sandro siano due adattati al ruolo di centrale. Ho fatto personalmente i complimenti ad Allegri, il suo centrocampo è cresciuto in maniera importante. Rabiot è alla sua migliore stagione in Italia. Vlahovic? È un attaccante che sta capendo, prestazione dopo prestazione, come giocare in questa Juve. Lo definisco un rapace d’area, ma adesso si ritrova spesso a dover cucire il gioco. Dusan sta giocando come serve alla Juve in questo momento, non vivendo solo per il gol”.

Stramaccioni, 47 anni – Calciomercato.it

Dalla Roma di Mourinho al Milan di Pioli: Stramaccioni dice tutto

Domenica, oltre al derby d’Italia, si è giocato anche quello della Capitale che ha visto la Roma soccombere contro la Lazio di Sarri. E Mourinho è finito di nuovo nel mirino della critica. “A me personalmente, come mia visione del calcio, non piace andare sull’ottovolante delle emozioni. Dopo la vittoria ottenute contro Juve, Salisburgo e Real Sociedad, tre prestazioni importanti, la Roma è incappata in risultati negativi. Mourinho ha dato, fin dal primo giorno, una identità precisa a questa squadre, che può piacere o meno. In questo momento, secondo me, è al classico bivio. Ma la Roma è questa e lui la vuole così, con una identità forte, non giocando un calcio spumeggiante, ma è questo che vuole. È in lotta per un posto in Champions ed è ai quarti di Europa League, andiamoci calmi con i giudizi”.

Discorso che può valere anche per il Milan di Stefano Pioli: “Sulla partita singola è in grado di fare qualsiasi risultato, in Italia e in Europa – il parere di Stramaccioni a Calciomercato.it – La mia sensazione è che non abbiano avuto intensità mentale di squadra, anche per la discontinuità di alcuni giocatori Leao e per il post Mondiale di altri. E sono d’accordo con Ibrahimovic quando dice che forse non sono ancora una squadra in grado di mettere la giusta mentalità di alto livello in tutte le partite. Però, nella partita secca resta una squadra che può battere chiunque, sono certo che darà filo da torcere al Napoli. Anche perché la Champions è il modo per salvare la stagione”.

Antonio Conte – Calciomercato.it

Conte e il futuro di Stramaccioni, passando per la Nazionale

Lasciando, per un attimo, da parte la Serie A, all’estero c’è un allenatore italiano che sta facendo molto discutere. Parliamo, ovviamente, di Antonio Conte e del suo rapporto con il Tottenham. E anche del suo futuro che potrebbe essere nuovamente nel Belpaese, alla luce anche di alcun riflessioni personali del trainer leccese. “Lo capisco benissimo, nel mio piccolo sono tante riflessioni che faccio anche io dopo anni all’estero. Il nostro è un lavoro che dà tantissimo, ma toglie altrettanto alla sfera personale. Tornando al calcio, non vorrei connettere le due cose. Adesso è arrabbiato con la squadra, perché vuole di più, ma è lì al quarto posto in Premier League con una squadra che, post Pochettino, ha sempre avuto problemi. Però, se si aprisse uno scenario italiano per il futuro, credo che lo prenderebbe al volo“.

Nel frattempo, domani scenderà in campo la Nazionale di Mancini contro l’Inghilterra in un match valido per le qualificazioni ad Euro 2024. Con una novità assoluta rappresentata da Mateo Retegui, centravanti italo-argentino del Tigre: la sua convocazione, testimonia un problema importante per tutto il movimento calcistico italiano. “È un discorso molto profondo che affonda le radici in qualcosa che non va, su cui vanno messe le mani, nei nostri settori giovanili. La nostra tradizione di numeri 9 e 10, non ce l’ha nessuno. Pensiamo a Vieri, Pippo Inzaghi, Rossi, Schillaci, Del Piero, Totti, solo per citarne alcuni. Sicuramente non può essere un caso, perché sono anni che non ne abbiamo tanti, c’è solo Immobile che tira la carretta. Oggettivamente, mancano i ricambi e non vedo nessuno, neanche in Primavera, di così promettente. È un problema da analizzare seriamente e credo che i vertici del calcio italiano lo stiano già facendo”.

Infine, non potevamo esimerci dal farne una domanda a Stramaccioni sul futuro, tra televisione e panchina. “Sono felicissimo e ringrazio Dazn di questa opportunità. Per me è una cosa veramente istintiva fare la telecronaca di una partita, senza alcuna forma di preparazione o percorso. Sento mia la voglia di cercare di raccontare quello che vedo in campo, amando questo sport e il gesto tecnico. Dopo tanti anni all’estero, ho modo di vedere tante partite di Serie A, riabbracciando colleghi e calciatori che ho allenato. Sono contento. Adesso, con la mia famiglia, abbiamo deciso che fino a giugno resteremo così. Poi si vedrà”, ha concluso Stramaccioni ai nostri microfoni.

Alessio Lento

Classe 1982, appassionato di calcio dalla nascita. Coniugando la passione per il giornalismo e lo sport più amato dagli italiani, sono riuscito a farla diventare una professione, che svolgo come giornalista pubblicista dal 2010 occupandomi, prevalentemente, di calciomercato, italiano ed estero.

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