Dopo la sconfitta con l’Inghilterra al Maradona, le parole di Roberto Mancini in conferenza stampa
L’Italia cade in casa contro l’Inghilterra all’esordio nel girone di qualificazione a Euro 2024. Una gara a due facce per la Nazionale di Roberto Mancini, col pessimo primo tempo e una ripresa decisamente migliore.
Nella pancia dello stadio Diego Armando Maradona di Napoli sono arrivate le parole del ct azzurro: “Nel primo tempo avevamo anche iniziato bene, il gol ci ha un po’ condizionati e loro palleggiavano meglio. Anche se i gol sono arrivati su calcio piazzato, dove dovevamo fare meglio. Nel secondo tempo siamo stati straordinari, abbiamo rivisto la nostra vera squadra, poi non siamo riusciti a fare il 2-2 con un po’ di confusione. Non è un risultato meritato, ma statisticamente doveva capitare visto che qui loro non avevano mai vinto”. Tema principale la prestazione di Retegui, con tanto di gol al debutto: “È un ragazzo giovane, che è con noi da 3-4 giorni. Non era semplice. Non consoce nulla del calcio europeo, ha bisogno di tempo, ha qualità, ha fatto un bellissimo gol, nel primo tempo ha sofferto anche senza essere aiutato molto dalla squadra”.
Mancini rivendica ancora una volta l’ottimo secondo tempo dell’Italia: “Li abbiamo dominati senza che facessero un tiro in porta. Merito dei cambi? L’abbiamo cambiata in ogni caso, poi con le sostituzioni al 60′ ovviamente i giocatori freschi ti aiutano. Ma la partita è cambiata dal 46′, da subito. Siamo arrabbiati, abbiamo sempre iniziato in discesa, stavolta in salita ma speriamo che cambi il finale del girone”.
Non benissimo il centrocampo, con il tandem Jorginho-Verratti: “A volte si deve cambiare, i giocatori non hanno le stesse caratteristiche ma i giocatori che ci sono sono validi e non a fine carriera. Non abbiamo magari altri giocatori come Jorginho, mentre come Verratti ne abbiamo, ad esempio Fagioli. Dobbiamo essere più bravi con i tre attaccanti. Nel primo tempo abbiamo fatto fatica, ma non è che quando le cose vanno male bisogna cambiare per forza tutto. Bisogna ragionarci, perché non è andata così male alla fine. Non sono giocatori di 37 anni, era una partita di alto livello, sono bravi a giocare certe partite, possono darci ancora tanto”. Mancini non dispera: “Mancano ancora nove partite. Italia-Inghilterra ptoeva finire con una sconfitta. Ci sono altre quattro squadre, sono tante partite. Dobbiamo migliorare di sicuro la fase offensiva”.
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